Tsm, denuncia alla Corte dei Conti

I finanziamenti extralarge della Provincia passano sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti. La consigliera comunale Giovanna Giugni ha presentato un esposto denuncia in merito ad uno stanziamento di 2 milioni di euro. Soldi assegnati alla Trento School of Management. Il denaro è stato dato in più tranche a compenso di varie attività da marzo a settembre. Due milioni in sette mesi (2,2 per l'esattezza)

corte dei contiI finanziamenti extralarge della Provincia passano sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti. La consigliera comunale Giovanna Giugni ha presentato un esposto denuncia in merito ad uno stanziamento di 2 milioni di euro. Soldi assegnati alla Trento School of Management. Il denaro è stato dato in più tranche a compenso di varie attività da marzo a settembre. «Due milioni in sette mesi (2,2 per l'esattezza). Un ingente quantitativo» fa notare Giugni che, depositando l'atto di denuncia formale presso la Procura generale presso la Corte dei Conti, chiede se le cifre fatte arrivare alla Tsm, diretta da Mauro Marcantoni, siano «coerenti con quanto stabilito all'atto della costituzione di Tsm e di realizzazione della Scuola di governo di territorio e del paesaggio, considerato il blocco delle retribuzioni nel pubblico impiego e la necessità di contenimento di spesa nel settore pubblico e parapubblico».
 
La Trento School of Management è una società permanente per la formazione del personale. L'ente Provincia autonoma è socio di maggioranza, con il 57,60% delle quote. Con la Tsm è in atto una convenzione (27 giugno 2007). Nell'ottobre 2009 alla Tsm sono state affidate la costituzione e gestione della Scuola di governo del territorio e del paesaggio, prevista dal Piano urbanistico provinciale. Giugni mostra le delibere della giunta provinciale. Evidenzia alla magistratura contabile l'entità dello stanziamento in così breve tempo. Poi chiede se il ruolo di socio-finanziatore della Provincia non giustificherebbe una selezione pubblica del personale (direzione, docenti, amministrativi). Inoltre, secondo la consigliera comunale che fa parte del gruppo misto in Consiglio a Trento, il flusso di denaro pubblico in direzione via Giusti 40 (là si trova la sede della Tsm) contrasterebbe con i provvedimenti di spending review disposti a livello nazionale. E dice che i riflettori dovrebbero essere puntati anche sulla Fondazione Accademia della Montagna: «Un organismo il cui indice Roe (indice di redditività del capitale proprio) è pari a -10,32». 
 
Per il 2009 la Provincia si è impegnata a versare a Tsm 450 mila euro. Nel marzo 2014 arriva 1 milione e 499 mila euro. E questo mese sono arrivati 19.100 euro per l'organizzazione dell'evento relativo allo studio pilota «Water resources and hydroelectric use». Altri 25 mila sono arrivati per la «prosecuzione delle attività formative», 140 mila per il master World natural heritage e 530 mila per il programma 2014 per la Scuola di governo del territorio e del paesaggio. Poi Giugni alza il tiro: «La legge provinciale 3 del 2006 ha disposto la creazione di Tsm, Accademia della Montagna del Trentino, Trentino Riscosssioni, Fondazione De Gasperi, Fondazione Museo Storico. A livello nazionale si chiede a gran voce il redimensionamento degli organismi partecipati degli enti pubblici. La Provincia invece non intende rinunciare ad utilizzare denaro del contribuente per finanziare attività che sarebbero interessanti in una realtà economica diversa ma che oggi sono uno schiaffo ai tagli imposti su molti servizi essenziali».
 
Nel documento depositato in Procura generale presso la Corte dei Conti la consigliera chiede se non possano essere considerati «imprudenti» gli stanziamenti basati su quanto previsto dalla legge di riforma istituzionale, visto che sulla sua legittimità pende un ricorso alla Corte Costituzionale. E conclude dicendo che i 2,2 milioni assorbiti dalla società sono denari tolti ad altri servizi pubblici.

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