Mentre aspettano le decisioni della controllante Intesa Sanpaolo sull'eventuale accorpamento con altre banche del gruppo, gli oltre 1.700 piccoli azionisti della Banca di Trento e Bolzano, che in tutto possiedono l'8% del capitale, sono alle prese con la perdita di valore delle azioni in loro possesso. Secondo le testimonianze di alcuni di loro, l'azione Btb vale oggi intorno a 1,50-1,55 euro. Per avere un dato di riferimento, nell'aumento di capitale del 2005 le azioni vennero offerte ai soci al prezzo unitario di 2,75 euro. In generale, la base di scambio per il titolo era stata fissata tra i 2,80 e i 3,08 euro. In pratica il valore delle azioni è dimezzato in nove anni.

Sono gli anni della crisi e quindi un certo calo è comprensibile. I «piccoli» però osservano, come già avevano fatto in assemblea, che nel 2012, appena due anni fa, gli 11 milioni di azioni Isa in Btb, l'8,7% del capitale, furono acquistate dalla capogruppo Intesa a 3,30 euro per azione, consentendo alla finanziaria della curia un'ottima plusvalenza.

Per altro verso, l'Itas Mutua, che ha il 3,3% del capitale ed è legata a Intesa Sanpaolo da un patto parasociale, ha le azioni Btb a bilancio a poco più di 2 euro. In ogni caso, alcuni soci altoatesini della banca hanno deciso di rivolgersi al Centro tutela consumatori per esaminare la possibilità di una class action.

Le azioni Btb sono complessivamente 126.760.970 dal valore nominale di 0,52 euro, per un capitale sociale pari a 65,9 milioni di euro. Il patrimonio netto di Btb, capitale sociale più riserve, era sceso a fine 2013 a 147,9 milioni dai 163,2 dell'anno precedente a causa delle perdite di esercizio. Il patrimonio di vigilanza era a sua volta diminuito a 130 milioni.
Quest'anno c'è stata una ripresa sia per i risultati economici, che hanno riportato la banca ad un piccolo utile nel terzo trimestre, sia grazie a un nuovo prestito subordinato di 25 milioni, conteggiabile ai fini di vigilanza, erogato a settembre dalla controllante, con l'88,2% del capitale, Intesa Sanpaolo.