In Trentino è boom di banconote false
Nel 2014 è boom delle banconote false in Trentino: nel corso dell'anno, infatti, il loro numero è quasi raddoppiato, mentre per valore si assiste a un incremento di circa il 65%. A fare il punto sulla situazione degli euro falsi è il consueto rapporto statistico elaborato dal Dipartimento del tesoro. Che, accanto ai dati nazionali, mette in evidenza anche quelli provinciali, dai quali emerge che a Trento il fenomeno dei pagamenti con banconote non valide è in forte ascesa, mentre per quanto riguarda le monete (dai 2 euro in giù), la situazione è ampiamente sotto controllo e il numero di casi si conta sulle dita di una mano. Il biglietto più falsificato in Trentino è quello da 20 euro, così come in Italia, mentre solo in sette casi si sono registrati pagamenti con banconote contraffatte da 500 euro.
Banconote ritirate in crescita
L'incremento in Trentino del fenomeno delle banconote false ritirate mentre sono in circolazione, quindi quando sono usate per il pagamento di un servizio o di un prodotto, è in linea con quanto avvenuto nel resto d'Italia. Secondo il rapporto del Dipartimento, infatti, l'andamento dei sequestri e ritiri durante la circolazione ha visto euro falsificati nel 2014 aumentati del 60% in controvalore e del 40% in numero rispetto al 2013. «Questo forte aumento è dovuto a diversi fattori - spiega il rapporto del Dipartimento - un effetto statistico dovuto alle conseguenze dell'introduzione del nuovo sistema di rilevazioni degli euro falsificati e un aumento effettivo del fenomeno verificatosi soprattutto nei mesi luglio-settembre 2014 seguito da una riduzione nei mesi successivi».
Biglietti da 20 euro i più falsificati
Nel 2014, a livello nazionale, anche la composizione per taglio si è modificata: si è infatti verificato un forte incremento del numero di pezzi da 20 euro a fronte di una riduzione di quelli 100 euro e da 10 euro. I pezzi da 50 euro hanno mantenuto sostanzialmente la stessa percentuale del 2013.
Trento in linea con il resto d'Italia
Anche a Trento, come detto, il fenomeno delle banconote false sequestrate o ritirate durante la circolazione è in forte aumento. Se si guarda agli ultimi sette anni, infatti, solo in uno, il 2007, erano state sequestrate banconote per un valore superiore a quello dell'anno scorso , ovvero per 81.445 euro. Nel 2014 in totale i biglietti ritirati avevano un valore complessivo di 68.065 euro, in aumento di 27.000 euro circa rispetto ai 41.250 euro del 2013, con un incremento del 65%. Ancora superiore la crescita nel numero di banconote sequestrate: nel 2014 sono state 1.778 in provincia contro le 923 del 2013 (+%). una cifra che rappresenta il record dal 2007 a oggi.
I 20 euro il 60% dei falsi
In Trentino nel 2014 il biglietto maggiormente falsificato scoperto durante i tentativi di pagamento è stato quello da 20 euro, che, con 1.063 banconote ritirate, ha rappresentato quasi il 60% di tutte le banconote ritirate nel corso dell'anno. I 50 euro ritirati sono stati 373, 200 quelli da 100 euro, 98 da 10 euro, 23 da 5 euro, 18 da 200 euro e 7 da 500 euro.
Commercianti: «Noi sempre all'erta»
Luca Roman, commerciante e già presidente di categoria, spiega che «effettivamente il biglietto da 20 euro è quello più ricorrente. Ma il fatto che sempre più commercianti abbiano le macchinette anti biglietti falsi fa sì che vengano intercettati più spesso e che il loro utilizzo sia effettuato in ambiti meno controllati». «Nei ristoranti e nei bar grazie alla diffusione dei pagamenti elettronici o con i buoni - afferma Massimiliano Peterlana numero due di Confesercenti - il fenomeno è sotto controllo».