Pneumatici, i concorrenti cinesi in crisi come Marangoni
Alla Marangoni Pneumatici cassa integrazione e licenziamenti: a causa della concorrenza cinese, dice l'azienda. Ma, a sorpresa, l'export cinese di pneumatici crolla del 17%
Alla Marangoni Pneumatici cassa integrazione e licenziamenti: a causa della concorrenza cinese, dice l'azienda. Ma, a sorpresa, l'export cinese di pneumatici crolla del 17%.
La cassa integrazione e i possibili esuberi alla Marangoni di Rovereto sono notizie di questi giorni. L'azienda trentina lamenta pesanti cali di fatturato e la concorrenza deglio analoghi prodotti cinesi a basso costo. Ma i dati sull'andamento del settore dell'auto e in particolare delle gomme in Cina sono, nella prima parte dell'anno, pesantemente negativi.
Le vendite di autovetture a luglio sono diminuite del 6,6% anno su anno e del 16,1% mese su mese, secondo la China Association of Auto Manufacturers. Gli analisti segnalano che questo è il secondo mese consecutivo che le vendite di autovetture calano sia anno su anno che mese su mese. E per di più, il 6,6% è la più alta percentuale dal febbraio 2013. Ma non è finita: gli analisti prevedono che le vendite di autovetture continueranno a rallentare nel resto della seconda metà del 2015.
Tendenze analoghe emergono nel settore dei pneumatici. Secondo le statistiche doganali, da gennaio a maggio il totale delle esportazioni cinesi è calato anno su anno, ma la situazione dei pneumatici per autovettura è quasi drammatica. Queste ultime sono calate in volume del 6,1% e in valore del 17,5%. Nel periodo gennaio-giugno, le esportazioni di pneumatici per autovetture verso gli Stati Uniti sono diminuite del 40,6%. Dopo che il Dipartimento del Commercio USA ha aumentato i dazi nel mese di giugno, le esportazioni sono diminuite ulteriormente.
E' vero però che i prezzi delle gomme sono in pesante calo, tanto da mettere in difficoltà non solo la Marangoni ma perfino i suoi concorrenti cinesi. I prezzi dei pneumatici in Cina sono già in calo da qualche tempo, a causa della sovracapacità e dall’incapacità degli imprenditori locali di impegnarsi in fusioni e acquisizioni, oltre che dalla mancanza di volontà del governo di permettere alle fabbriche di fallire ufficialmente. Si mormora che la provincia di Shandong sia ormai disseminata di fabbriche di pneumatici chiuse.
E ora la svalutazione dello yuan, decisa dalle autorità monetarie cinesi per contrastare l'esplodere della bolla finanziaria nelle Borse, potrebbe peggiorare la situazione: i produttori cinesi di pneumatici cercheranno di vendere all'estero il più possibile a prezzi ancora più ridotti a seguito del nuovo cambio yuan-euro e yuan-dollaro. Quello che la Marangoni paventava, potrebbe diventare realtà con una corsa al ribasso dei prezzi che potrebbe ricadere pesantemente sull'occupazione.