Altro che neve bianca: profondo rosso per le 23 società di impianti partecipate Pat Ben 79 milioni di debiti con le banche

Le 23 società funiviarie partecipate da Trentino Sviluppo, ossia dalla Provincia, hanno un fatturato complessivo nei bilanci 2014 di poco più di 58 milioni di euro. I conti cumulati però si chiudono in profondo rosso

di Francesco Terreri

Le 23 società funiviarie partecipate da Trentino Sviluppo, ossia dalla Provincia, hanno un fatturato complessivo nei bilanci 2014 di poco più di 58 milioni di euro. I conti cumulati però si chiudono in profondo rosso per circa 15 milioni. E su queste aziende grava un debito totale che supera i 100 milioni, di cui ben 79 milioni verso le banche, soprattutto Casse rurali ma anche banche nazionali.

È questo il quadro in cui si colloca la svolta avviata dalla Provincia: cedere le azioni in cambio dell’acquisizione di infrastrutture di interesse pubblico, da dare in affitto o in concessione a società di gestione tutte private.

Nelle società in questione Trentino Sviluppo possiede in tutto circa 30 milioni di azioni ordinarie, cioè con diritto di voto, per un valore a bilancio di 23,4 milioni. In un solo caso la società pubblica ha la maggioranza del capitale ordinario: si tratta di Trento Funivie dove Trentino Sviluppo, a seguito del disimpegno di Funivie Folgarida Marilleva, ha oggi il 71,25%. Poi ci sono quasi 92 milioni di azioni privilegiate, che cioè danno diritti a dividendi (che però non ci sono) ma non a votare nelle assemblee. Il valore a bilancio è di 72,4 milioni. Trentino Sviluppo ha quindi in tutto partecipazioni funiviarie per 95,8 milioni di euro.

Tra le società partecipate, una, la Monte Baldo Servizi, è in liquidazione e in concordato preventivo. Paradossalmente è una delle poche a chiudere il bilancio al 30 giugno 2014 con un utile consistente, 1,2 milioni, derivante però da proventi straordinari nell’ambito della procedura di liquidazione. Delle altre società, tre sono consorzi o aziende di servizi e chiudono i conti 2014 (in un caso, Paganella Servizi, al 31 maggio di quest’anno) in pareggio. Solo quattro fanno utili. Il risultato migliore, pari a 280 mila euro, è della Carosello Tonale (il bilancio è al 31 dicembre 2014).

Le altre quindici società sono in perdita, per un totale negativo che supera i 16 milioni. Il record, 7,9 milioni di rosso, è di Alpe di Folgaria Consortile spa, a cui Trentino Sviluppo partecipa con il 17,7% delle azioni ordinarie e il 32,9% del capitale totale. Sono a 1,8 milioni le perdite di Carosello Ski Folgaria, prima azionista della stessa Alpe di Folgaria, e a 1,1 milioni quelle di Funivie Pinzolo.

Rispetto ad un valore della produzione totale di 58,2 milioni, le aziende di impianti funiviari hanno debiti per quasi il doppio, di cui 79,3 milioni sono l’esposizione verso le banche, cioè il debito finanziario vero e proprio. Al top c’è Carosello Ski Folgaria con 18,9 milioni di debiti bancari, tra i quali 16,4 milioni che costituiscono la prima tranche di un maxi mutuo di 24 milioni in capo ad un pool che comprende Cassa Centrale, le Rurali di Trento, Rovereto, Folgaria e Altavallagarina, Mediocredito, Intesa-Btb, Unicredit, Montepaschi, le Popolari Emilia, Verona, Vicenza, Credito Valtellinese e Sparkasse.

È a 12,8 milioni il debito con le banche di Paganella 2001 e a 12,2 milioni quello di Funivie Pinzolo. L’operazione illustrata l’altro ieri in seconda commissione del Consiglio provinciale dall’assessore Michele Dallapiccola punta anche ad alleggerire ammortamenti e debiti di queste società.

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