Apre a Trento Nord il nuovo supermercato Md La sfida ai rivali: «Da noi prezzi più bassi del 30%»
Inaugurato ieri sera, stamattina apre i battenti al pubblico il nuovo supermercato Md del colosso del discount Lillo-Podini, insediatosi nel nuovo edificio alla rotatoria del Bren Center. Con i suoi 1.300 metri quadri, lo store di Trento nord è uno dei più grandi dei 725 punti vendita di Lillo in tutta Italia. E lancia la sfida al sempre più affollato parterre di supermercati del capoluogo: prezzi del 30% più bassi dei concorrenti ma prodotti di qualità garantiti dai marchi propri del distributore.
Il gruppo Lillo sta investendo in Trentino oltre 10 milioni di euro. Dopo via Brennero e la ristrutturazione di Levico, toccherà a Natale al secondo Md della città, a Trento sud. Il gruppo guidato dal bolzanino Patrizio Podini ha superato nel 2014 i 2 miliardi di fatturato grazie anche al consolidamento dei negozi ex Lombardini. L'utile netto è stato di 11,8 milioni.
«Quest'anno ci avviamo verso i 2 miliardi 150 milioni di ricavi» afferma il patron alla presentazione del nuovo supermercato. La crescita prevista è quindi di circa il 7%. Da qui il piano di espansione annunciato recentemente: investimenti per 500 milioni in cinque anni per aprire 60 nuovi punti vendita a gestione diretta, con 1.250 assunzioni che si aggiungono agli attuali 5.300 dipendenti. A Trento nord i nuovi posti di lavoro sono 20 e potrebbero salire. «Nel solo 2016 tra ristrutturazioni e nuove aperture investiremo 90-100 milioni» aggiunge Podini.
In Trentino Lillo aveva finora 4 negozi, a Levico Terme, appena ristrutturato, Mezzolombardo, Taio e Terzolas, con dimensioni fino a 800 metri quadri. Ora apre Trento nord, con una metratura decisamente maggiore e 110 posti auto tra superficie e interrato, e entro fine anno un supermercato da 900 metri quadri a Trento sud, dietro il bar Groff, nel complesso Stella Bianca in fase di realizzazione da parte del gruppo Carlini. Il cavaliere del Lavoro e presidente del gruppo Lillo sottolinea le particolarità degli Md discount: spazi ampi, assortimento vasto ma essenziale, fornitori al 95% italiani, tra cui grandi marche come Parlamat, Colussi, l'altoatesina Mila, il resto europei, il 90% dei prodotti venduti attraverso linee a marchio proprio, alcuni angoli dedicati a grandi marche. E tra i surgelati spunta anche lo strudel Melinda.
«Abbiamo da poco lanciato la linea Bio con 20 prodotti, che diventeranno 25-30 nel giro di un anno» dice Podini. Un'altra novità - «abbiamo cominciato 1 anno e mezzo fa» - è la cottura del pane nel punto vendita. E poi i due banchi di gastronomia con carni fresche lavorate nell'apposito laboratorio. C'è anche il ramo di vendita non food, con prodotti elettronici questa volta di provenienza cinese e asiatica in generale. «Facciamo 1.500 controlli di prodotto nostri all'anno e altri 1.000 li fanno le Asl - ricorda Podini - Il nostro punto di forza è l'ottima qualità a prezzi inferiori». Ma come fate a contenere i prezzi? «Ad esempio grazie alle economie nella logistica nei nostri sei centri distributivi».
Apertura sette giorni su sette, ma i consumi come vanno? «In questi anni sono regrediti, la gente si è rivolta di più proprio ai discount. Ma da due mesi notiamo un leggero movimento verso l'alto».
SABATO 3 MILA COMMESSI IN SCIOPERO
Con Confcommercio il nuovo contratto nazionale si era chiuso in primavera. Con Federdistribuzione, Confesercenti e Coop invece la partita è ancora aperta e l'accordo non si trova. Così Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato per questo sabato 7 novembre lo sciopero nazionale per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto da quasi due anni.
La protesta riguarda i lavoratori e le lavoratrici della cooperazione di consumo e delle aziende associate a Federdistribuzione e Confesercenti, tra cui ad esempio Obi, Mediaworld, Metro. In Trentino si tratta di circa tremila dipendenti.
I lavoratori incroceranno le braccia per otto ore e verranno organizzati presidi su tutto il territorio nazionale.
In Trentino Alto Adige i dipendenti si riuniranno in piazza Ziller, a Bolzano, a partire dalle 9.
Per favorire la partecipazione anche dei lavoratori trentini Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino hanno organizzato un pullman che partirà dal parcheggio ex Zuffo alle 8 di sabato.
I lavoratori della cooperazione di consumo, di Federdistribuzione e Confesercenti, si legge in una nota dei sindacati, protestano contro l'atteggiamento intransigente delle imprese, che a due anni dall'avvio delle trattative pretendono di imporre delle condizioni al ribasso sul piano salariale, rispetto al'articolazione oraria e alla flessibilità.
In particolare le aziende rifiutano di concedere l'aumento previsto dal recente rinnovo del contratto nazionale Confcommercio, pari a 85 euro mensili al quarto livello.
Inoltre le organizzazioni delle imprese chiedono di riportare l'orario di lavoro sulle 40 ore settimanali al posto delle 38 attuali e vorrebbero introdurre altre misure su retribuzione degli straordinari, livelli di inquadramento, flessibilità anche sui part time, retribuzione della malattia, tutte nella direzione di diminuire il salario dei lavoratori.
Proposte che i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil giudicano inaccettabili e di fronte alle quali ribadiscono l'urgenza di arrivare al rinnovo del contratto nazionale su una piattaforma equa per i lavoratori sul piano salariale e dei diritti.