Colosso finanziario australiano diventa comproprietario delle centrali idroelettriche trentine
Il fondo di investimento australiano Macquarie compra dall'Enel per 335 milioni di euro il 49% della società che controlla le centrali idroelettriche trentine, diventando il partner di Dolomiti Energia che le controlla al 51%.
Il fondo di investimento australiano Macquarie compra dall'Enel per 335 milioni di euro il 49% della società che controlla le centrali idroelettriche trentine, diventando il partner di Dolomiti Energia che le controlla al 51%.
Ecco il comunicato di Enel: la controllata Enel Produzione S.p.A. e Fedaia Holdings S.à.r.l., società lussemburghese controllata dal fondo infrastrutturale Macquarie European Infrastructure Fund 4 gestito da Macquarie Infrastructure and Real Assets, hanno firmato oggi il contratto relativo alla cessione della intera partecipazione posseduta da Enel Produzione in Hydro Dolomiti Enel (HDE) S.r.l., pari al 49% del capitale sociale di quest’ultima, per un corrispettivo di circa 335 milioni di euro. Tale corrispettivo sarà soggetto a conguaglio sulla base di meccanismi usuali in questo tipo di operazioni.
HDE gestisce un parco di impianti idroelettrici in Provincia di Trento con una potenza totale installata di circa 1.280 megawatt (MW). In particolare, il parco è composto da 26 impianti di grande derivazione, per complessivi 1.277,3 MW e 2 impianti di piccola derivazione, per complessivi 2,4 MW. La produzione realizzata da HDE nel corso del 2014 è stata pari a 4,2 miliardi di kilowattora (kWh) e nello stesso anno la società ha registrato un EBITDA (margine lordo) di 247 milioni di euro.
Il perfezionamento dell’operazione è condizionato alla rinuncia o al mancato esercizio del diritto di prelazione da parte di Dolomiti Energia S.p.A., che detiene il restante 51% di HDE, e al nulla osta dell’Autorità Antitrust dell’Unione Europea. L’operazione consentirà di ridurre l’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel per un ammontare pari indicativamente al corrispettivo complessivo indicato.
L’operazione rientra tra le dismissioni di partecipazioni di minoranza previste nell’ambito della strategia del Gruppo Enel di gestione attiva del portafoglio, volta anche a finanziare ulteriori opportunità di crescita e annunciata al mercato lo scorso marzo