Brusca frenata per i nuovi negozi I supermercati sono in calo del 3%
Brusca frenata della corsa all'apertura di nuovi negozi e supermercati. A fine 2016 gli esercizi commerciali in Trentino sono 5.722, cioè 45 in meno di un anno prima pari ad un calo dello 0,8%. I supermercati e ipermercati, in particolare, scendono di 6 unità da 200 a 194 - ma erano arrivati a 204 a metà anno - pari ad un calo del 3%. Insomma, nonostante una modesta ripresa dei consumi e un fatturato del commercio al dettaglio che, secondo la Camera di commercio, è cresciuto del 6,7%, non tutti i punti vendita reggono alla spietata concorrenza sui prezzi in atto per contendersi una torta che aumenta poco.
La fotografia degli esercizi commerciali in sede fissa al 31 dicembre 2016 è stata appena pubblicata dall'Osservatorio nazionale del commercio del Ministero dello sviluppo economico. I dati non sono immediatamente confrontabili con quelli della Camera di Commercio. L'ultimo rapporto dell'ente camerale trentino, aggiornato al 2015, registra in provincia 8.546 punti vendita per una superficie totale di 903.067 metri quadri ( l'Adige del 27 gennaio). La differenza con i dati dell'Osservatorio nazionale del commercio deriva soprattutto dal fatto che la Camera di Commercio considera nel totale anche gli esercizi che svolgono attività di commercio al dettaglio in via secondaria, mentre il Ministero li computa a parte.
Il trend che emerge è però del tutto analogo. E dice che fino al 2015, e anche nel primo semestre dell'anno scorso, in Trentino il numero dei negozi aumentava. Anzi, negli ultimi anni c'è stata una vera e propria corsa alle aperture di nuovi supermercati e discount. È nell'ultimo scorcio dell'anno passato che si registra la frenata.
A fine 2016 il complesso degli esercizi non specializzati diminuisce in Trentino di 17 unità, scendendo da 1.019 a 1.002. Gli ipermercati sono stabili a quota 6. I supermercati scendono da 194 a 188 a cui vanno aggiunti 2 discount (ma ormai la differenza tra le tipologie va sfumando). I minimercati diminuiscono da 556 a 553. I negozi despecializzati di computer, elettronica, elettrodomestici calano da 67 a 63. L'unica categoria di questo raggruppamento che registra un incremento sono i grandi magazzini, saliti da 18 a 20.
Passando agli esercizi specializzati in alimentari, il calo annuo è di 12 unità da 953 a 941 punti vendita. La diminuzione più consistente è quella dei panifici, che perdono 8 negozi scendendo a 159. Ma soffrono anche le macellerie, passate da 129 a 123, mentre gli ortofrutta tengono a quota 106. A sorpresa, tenendo conto della diminuzione dei fumatori, le tabaccherie aumentano da 328 a 332.
Pressoché stabili a 203 i distributori di carburante. Due esercizi in meno per i computer e la telefonia, scesi a 65. Calano invece i negozi di tessili (meno 11 a 155) e abbigliamento (meno 5 a 894), mentre le calzature resistono a 193. Le buone sorprese arrivano da libri e giornali, in crescita rispettivamente a 48 e 65 esercizi, dagli articoli sportivi, aumentati di 8 negozi a quota 267, da farmacie (da 92 a 100) e parafarmacie (da 18 a 22).