Compensazione fiscale: nuove norme dalla Provincia per le imprese nel 2020

Via libera dalla Giunta provinciale - su proposta dell’assessore Spinelli - ai nuovi criteri e modalità per l’applicazione delle norme riguardanti i contributi da utilizzare in compensazione fiscale, a favore delle piccole e medie imprese trentine.

La revisione della materia era già attesa nel periodo pre-pandemia; i criteri ancora attivi, infatti, prevedono l’agevolabilità retroattiva di spese bloccate al 31 dicembre 2019 e quindi per investimenti realizzati dopo l’1 gennaio 2020 non c’era di fatto copertura di legge.

Con l’occasione, oltre a porre mano ad una generale revisione e semplificazione della normativa in vigore dal 2015, si fa fronte agli investimenti per adeguare le aziende, i professionisti e i lavoratori autonomi alle esigenze poste dal Covid-19 (attraverso la specifica sezione E).

Le altre sezioni ordinarie ed in linea con i precedenti criteri sono: investimenti fissi (Sezione A -massimo 300.000 euro), internazionalizzazione (Sezione B- massimo 100,000 euro), consulenze (Sezione C-massimo 100.000 euro), collaborazione tra scuola e imprese (Sezione D).

L’attività istruttoria per la concessione dei contributi, l’erogazione e l’effettuazione dei relativi controlli è affidata dall’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche-Apiae a Confidi e Cooperfidi, soggetti che hanno maturato una consolidata esperienza nella gestione delle istruttorie.

La Provincia con la delibera di ieri assegna ad Apiae la somma di euro 10 milioni per l’esercizio 2020. “E’ questo un altro tassello importante della strategia che stiamo mettendo a punto in questo periodo difficile – ha sottolineato l’assessore Spinelli – in particolare per quanto riguarda l’allargamento agli investimenti connessi alla pandemia. Abbiamo previsto un massimale di 400.0000 euro, suddiviso in 300.000 per gli investimenti fissi e 100.000 per le consulenze”.

Il sostegno alle imprese attraverso la compensazione fiscale esiste in Trentino – fra i pochi territori in Italia ad avere operato in questo senso – fin dal 2015, grazie ad una convenzione siglata dalla Provincia e dall’Agenzia delle Entrate. Il meccanismo è quello di sostenere l’impresa non erogando direttamente un contributo provinciale ma consentendole di scalare una parte delle imposte dal modulo F24, “coperta” dalla Provincia con la corresponsione di un analoga somma all’Agenzia delle Entrate.

Il sistema della compensazione fiscale è risultato fin da subito molto apprezzato ed utilizzato dalle Pmi locali, nonostante qualche complessità regolamentare, anche per via della procedura automatica semplificata che consente di recuperare spese effettuate nei 18 mesi precedenti il momento della domanda. Nel quadro della revisione del sistema degli incentivi alle imprese messo a punto dalla legge 6/99, si era in ogni caso deciso di porre un termine anche all’attuale vigente strumento di sostegno in compensazione fiscale fissando, come detto, la possibilità di presentare domande solo per spese realizzate entro il 31 dicembre 2019.
Lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha reso peraltro ancora più urgente una revisione complessiva della materia. Oltre a configurare una notevole semplificazione procedurale i nuovi criteri e modalità - approvati oggi dalla Giunta in preadozione - contemplano nuovi specifici incentivi per imprese e professionisti relative agli interventi per il contenimento del Covid-19.

Sono considerati, infatti, ammissibili ad agevolazione le seguenti iniziative (per gli investimenti immobiliari e mobiliari tetto massimo di spesa fissato a 300.000 euro, per le consulenze e internazionalizzazione 100.000 euro, fatte salve le regole previste dal regolamento): - investimenti per l’acquisto di attrezzature e interventi volti a contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid -19; - investimenti per l’acquisto di strumenti e applicativi per smart working; - consulenze volte ad ampliare la diffusione dello smart working e che contemporaneamente introducano innovazioni nei modelli organizzativi sul piano lavorativo per rendere lo stesso strumento efficace e sostenibile; - consulenze per l’implementazione di modelli organizzativi e produttivi volti a contrastare il diffondersi del virus Covid-19 e ad adeguarsi alle nuove esigenze di distanziamento sociale.

Sul piano procedurale, va evidenziato che le domande di agevolazione relative a contributi per investimenti fissi (Sezione A), internazionalizzazione (Sezione B), consulenze (Sezione C), collaborazione tra scuola e imprese (Sezione D), possono essere presentate dal 2 gennaio al 31 dicembre di ogni anno; le domande relative a contributi per investimenti e consulenze consulenze volti ad adeguare l’azienda, lo studio professionale o il lavoratore autonomo alle esigenze del Covid-19, garantendo la continuità dell’attività, devono essere presentate entro e non oltre il 31 ottobre 2020.
L’ammissibilità delle spese presentate ad agevolazione è determinata attraverso la presentazione da parte del soggetto richiedente di una attestazione di verifica di un professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali o di un C.A.T. - H.U.B. - società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria, dalla quale risulti la conformità ai criteri, nonché l’avvenuto pagamento delle spese presentate.

L’ente istruttore, Confidi o Cooperfidi, accerta in seguito la completa compilazione della domanda, delle autodichiarazioni, delle dichiarazioni e degli allegati, nonché espleta tutti gli adempimenti necessari. La verifica della regolarità delle dichiarazioni, il rispetto delle disposizioni per poter accedere alle agevolazioni nonché l’ammissibilità della spesa viene effettuata a campione secondo modalità individuate da Apiae in accordo con l’ente istruttore. Questo meccanismo consentirà una notevole accelerazione istruttoria, potenziando l’effetto di automatismo nell’erogazione del beneficio già oggetto di apprezzamento negli anni precedenti.

 

 

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