Prenotazioni a rilento, a luglio turisti dimezzati
«Se andrà bene sarà un’estate al 50%». Gli operatori turistici della montagna trentina, non si illudono. Pur consci che l’ambiente naturale delle nostre montagne può rappresentare un’evasione ideale dall’afa delle città e una valida alternativa di riossigenazione, senza il rischio degli assembramenti al mare, sono quasi rassegnati, a luglio ormai avviato, ad accontentarsi. Le prenotazioni procedono ancora al rallentatore. Come a giugno, arrivano telefonate e manifestazioni d’interesse, ma poi poco si concretizza.
Il 50% di riempimento delle strutture ricettive, poi, nelle proiezioni fatte dalle varie Apt d’ambito, è comunque una media: andrà meglio per le case vacanze, peggio per gli hotel. «Qui in Val di Fassa - anticipa il direttore dell’Apt, Andrea Weiss - da questo weekend abbiamo il 95% di strutture alberghiere aperte. Se di solito avevamo un 60% dei turisti negli alberghi e un 40% negli appartamenti, ci attendiamo di vedere invertite queste quote di mercato. Ma la flessione ci sarà per tutti, anche se le visite al nostro sito, paradossalmente, quest’anno sono aumentate del 20%. Per gli alberghi c’è preoccupazione».
Il turista preferisce, a quanto pare, non vincolarsi. Incidono disponibilità economiche minori, ferie intaccate o esaurite durante la quarantena Covid, paura di nuove ondate di contagio o focolai isolati, titubanza ad assoggettarsi a protocolli di prevenzione negli spazi comuni delle strutture (gel, mascherine, distanziamento), incertezza meteo: le settimane perturbate e instabili che stiamo attraversando non aiutano. In Val di Fassa d’estate gli italiani rappresentano l’85% dei turisti. «Ma sarà difficile - va avanti Weiss - raggiungere anche quel 15% di stranieri. La questione frontiere incide. A fine giugno abbiamo visto qualche tedesco, sì, ma di passaggio, per il giro dei passi, magari in moto. I weekend - prosegue il direttore dell’azienda turistica - sono comunque andati bene, grazie al turismo di prossimità, da un raggio di 150-200 km al massimo».
Una tendenza dell’estate 2020 in Trentino sarà la vacanza in appartamento e anche l’appartamento in prestito, dove sentirsi più liberi. Da amici. Che stanno mettendo a disposizione di parenti, conoscenti e amici le proprie seconde case, spesso sottoutilizzate. «Almeno questo turismo - prosegue Weiss - darà linfa a negozi e servizi di valle». Fino a metà luglio, dunque, trend da bassa stagione.
Si spera, viceversa, in un buon settembre e ci si attende una corsa alla prenotazione sotto data per il solito Ferragosto, caro agli italiani. A proposito di italiani, quest’anno è una fetta di mercato molto appetibile per chi fino al 2019 poteva anche snobbarli: «I nostri cugini altoatesini - conclude Weiss - che avevano valli turistiche popolate in gran parte dai tedeschi, che quest’anno mancheranno, si sono buttati sul mercato degli italiani e ci fanno una bella concorrenza». Il meteo quest’anno conterà ancora di più per la montagna: cancellata la maggior parte degli eventi, le Apt propongono e-bike, laboratori all’aperto per bambini, trekking in piccoli gruppi, yoga nel verde: tutte attività molto legate alle condizioni del tempo.
«Finora abbiamo avuto soprattutto coppie, nei weekend. Si stanno muovendo le famiglie ma quest’anno mancano soprattutto gli anziani, da soli e in gruppo». La voce è quella di Antonio Stompanato, presidente dell’Apt Primiero-San Martino di Castrozza: «Le prenotazioni non decollano ancora, anche se i nostri operatori stanno tutti applicando modalità di prenotazione molto flessibili, elastiche per quanto riguarda disdette e cancellazioni. I nostri hotel sono tutti perfettamente attrezzati per le norme anti-Covid. Ma la tendenza è a preferire appartamenti, baite e masi. Gli anni scorsi di questi tempi per Ferragosto eravamo già al completo. Quest’anno invece molti decideranno all’ultimo secondo. Da noi solo l’Hotel Dolomiti di San Martino ha deciso di saltare l’estate 2020».
«Luglio è ancora debole nelle prenotazioni» esordisce Tullio Serafini, presidente dell’Apt Campiglio-Pinzolo-Rendena: «I telefoni squillano, ma siamo a un 50% rispetto all’anno scorso. Questo è il primo vero weekend d’estate anche per noi, con quasi tutto aperto. E per agosto prevediamo un -30%. Bisognerà accontentarsi. Tra l’altro le previsioni meteo a medio termine incidono tantissimo sulle scelte degli ospiti. Gli appartamenti hanno una buona occupazione e stiamo vedendo che si torna a vacanze di 7-10 giorni». Anche all’ombra del Brenta stranieri grandi assenti. «Abbiamo lombardi ed emiliani. I romani verranno, come sempre, a Ferragosto. Dovendo cancellare tanti eventi, puntiamo sulle esperienze nella natura».