Mense universitarie, contratto per 47 lavoratori in Trentino da marzo in "cassa" Covid-19
Da ieri i 47 lavoratori delle mense e dei bar universitari sono alla dipendenza della Risto 3. Si è risolto con un accordo firmato nei giorni scorsi - informa una nota unitaria dei sindacati trentini - il confronto tra la cooperativa, che ha vinto la gestione dei punti ristoro dell'Opera universitaria, e i sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino.
Tutti i lavoratori manterranno le stesse ore di lavoro, il medesimo inquadramento e la stessa retribuzione della precedente gestione. Si tratta di persone in cassa integrazione Covid 19 da marzo, cioè da inizio lockdown e nel giro di due settimane avranno esaurito tutto l'ammortizzatore disponibile.
"È un passo avanti importante per la tutela di questi posti di lavoro. Diamo atto che, in assenza di tutele statali e provinciali, Risto 3 ha onorato l'impegno alle assunzioni, nonostante la situazione, purtroppo, resti preoccupante per questi addetti. Per loro la cassa integrazione Covid 19 è ormai agli sgoccioli e pur se assunti da Risto 3 rischiano di trovarsi senza stipendio fino alla riapertura delle mense", commentano Francesca Delai (Filcams), Lamberto Avanzo e Gabriele Goller (Fisascat) e Dino D'Onofrio (Uiltucs).