Turismo / L'allarme

Mamma, ho perso i turisti: gli albergatori furiosi con il governo

L'analisi e l'accusa di Gianni Battaiola, presidente di Trentino Marketing e dell’Associazione degli albergatori: da Roma incertezza sulle regole per entrare in Italia, agli stranieri serve il tempo per organizzare la vacanza
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IL BANDO Turismo, mancano 5 mila stagionali, allarme per le riaperture
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ITALIA Commercio e cultura devastati dalle chiusure, persi un milione e mezzo di posti di lavoro

TRENTO. Come vanno le prenotazioni dei turisti per l’estate?

«C’è un buon interesse».

Eravamo fermi al 30% dei posti prenotati su luglio e al 40% su agosto.

«Confermo l’ottimo interesse su luglio e agosto ma su giugno siamo fermi».

Le previsioni di Gianni Battaiola sono in chiaroscuro.

Il presidente di Trentino Marketing e dell’Associazione degli albergatori ammette poi che la mancanza di migliaia di lavoratori stagionali è un problema di difficile soluzione. Battaiola boccia anche la politica dei sostegni: non il sostegno in sé, ma il metodo col quale viene assegnato.

Battaiola, ripartiamo dalle presenze turistiche previste a giugno.

«Eravamo convinti che giugno potesse dare di più».

Perché non è successo?

«C’è stata troppa incertezza».

Da parte di chi?

«Senta, i tedeschi hanno scoperto solo poco prima della Pentecoste che l’Italia ha abolito i 5 giorni di quarantena in entrata, o che basti un tampone per spostarsi. Grecia e Spagna, invece, hanno cancellato la quarantena molto prima di noi».

A livello governativo è mancata la comunicazione?

«E la programmazione. Le decisioni vengono prese sempre all’ultimo minuto, il venerdì per il sabato».

E il turista non può aspettare l’ultimo minuto per programmare la vacanza.

«Appunto».

E adesso?

«Giugno, per gli stranieri, è andato».

Un brutto colpo.

«Speriamo arrivi in fretta il digital green pass europeo. Sono convinto, comunque, che a luglio e ad agosto faremo ottimi risultati. Arriveranno anche tanti giovani».

Parliamo dei lavoratori stagionali del comparto turistico. Venti giorni fa si diceva ne mancassero cinquemila.

«Non abbiamo numeri precisi ma giungono segnalazioni da tutte le valli. Possiamo dire che manca certamente qualche migliaio di collaboratori».

Arriveranno, prima o poi, o vi siete arresi?

«È complicato».

I sindacati dicono che in Alto Adige gli albergatori e i ristoratori non hanno questo problema perché danno paghe migliori.

«Sul contratto integrativo ci sono sicuramente delle differenze tra Alto Adige e Trentino. È un dato di fatto. Ma diciamola tutta: quale imprenditore trentino negherebbe un qualcosa in più a un lavoratore, soprattutto se già esperto?».

Se lo dice lei...

«Comunque ho parlato qualche giorno fa con gli altoatesini: soffrono anche loro per la mancanza di stagionali. In tutt’Italia è così».

Marco Fontanari, vicepresidente di Confcommercio Trentino, ritiene che contributi e sussidi pubblici disincentivino l’occupazione. Anche lei, Battaiola, la pensa così?

«Voglio dire una cosa a proposito di sostegni, ammortizzatori e ristori, chiamateli come volete».

Sentiamo.

«Io non critico il mezzo ma il metodo».

Cioè?

«Credo che il sostegno debba essere usato a certe condizioni: se il lavoratore è disoccupato è giusto che lo percepisca, ma se riceve un’offerta di lavoro non dovrebbe più avere la possibilità di scegliere tra il sostegno e il lavoro».

Se abbiamo capito bene, secondo lei non è giusto dare il sostegno a chi abbia rifiutato un’offerta di lavoro.

«Esatto».

Ma c’è qualcuno che verifichi se la persona cui è destinato il sostegno ha rifiutato un lavoro?

«In Italia non ci sono verifiche certe».

Parliamo dei lavoratori stagionali stranieri.

«Finché non c’è il Decreto Flussi che riapre e dà la possibilità di assumere extracomunitari, non arriverà nessuno».

Di solito quanti extracomunitari arrivano per il settore turistico?

«Qualche centinaio».

Quando sarà pronto il Decreto Flussi?

«In genere lo abbiamo a febbraio ma l’anno scorso a causa della pandemia dovemmo aspettare luglio. E anche quest’anno siamo in alto mare».

L’assessora alla salute Stefania Segnana conferma che per ora la Provincia non intende aprire alla vaccinazione dei lavoratori stagionali, come invece ha fatto il Veneto.

«E anche questo può frenare gli arrivi».

Ma voi state premendo affinché cambi idea?

«Sì, e sappiamo che il tema è sul tavolo. Penso che quando ci sarà disponibilità di vaccini i lavoratori del turismo verranno immunizzati per primi. Siamo fiduciosi».

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