Assunzioni in Trentino, il trend positivo continua
Il report dell'Agenzia del lavoro, sull'occupazione di maggio: superata la quota diu due anni prima e dopo 12 mesi crescono per la prima volta anche i contratti a tempo indeterminato
TRENTO. Aumentano in Trentino i contratti d'assunzione, che trainati dal manifatturiero superano la quota di maggio 2019, crescono (pur di pochissimo) per la prima volta da un anno persino i contratti a tempo indeterminato, cala la cassa integrazione a livelli pre pandemici: continua il periodo positivo, sul fronte dell'occupazione.
A rivelarlo è il report dell'Agenzia del lavoro, sull'occupazione di maggio.
Quanto ai contratti, sono state 12.923 le nuove assunzioni, con un aumento del 95,9% sullo steso mese dell'anno scorso, che tuttavia conta poco.
È soprattutto il 27,6% in più rispetto al maggio 2019 a rasserenare gli animi di tutti. Cresce naturalmente il terziario (10.303 assunzioni), crescono i pubblici esercizi con l'avvio della stagione estiva (4.510 assunzioni, + 75% sul 2019) ma anche l'industria, che continua il momento espansivo, con 1.122 contratti e un + 18.4% su maggio 2019.
Se si calcola invece l'intero anno, il periodo gennaio- maggio (con 41.464 assunzioni) non riesce a superare ancora il medesimo periodo del 2019, ma sull'anno scorso i dati sono ovviamente confortanti: nel confronto con i primi cinque mesi del 2020, le assunzioni delle imprese trentine crescono di 8.895 unità e del 27,3%.
Aumentano in agricoltura (+142 e +3,8%), nel secondario (+2.464 e +39,2%) e nel terziario (+6.289 assunzioni per un +27,8%).
Quanto alla tipologia di contratti, quelli a tempo indeterminato per la prima volta tornano positivi, rispetto ai primi 5 mesi del 2020 crescono di 172 unità (3,5%), mentre i contratti di apprendistato sono 88 in più (6%). La maggior parte delle assunzioni, in questa fase, resta di altre tipologie:
Tra le principali forme di lavoro a termine, invece, cresce di 1.057 assunzioni il lavoro a chiamata, di 6.733 il tempo determinato e di 845 il somministrato.
Le prime due forme contrattuali in particolare sono legate al buon andamento del terziario e in specie del comparto dei pubblici esercizi, la terza, il lavoro somministrato, alla dinamica molto positiva del manifatturiero.
L'unico dato che rimane ancora negativo, sebbene in deciso miglioramento, è quello che riguarda le trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato (-480 e -19,3%).