Green pass sulle piste da sci: la ricetta per la ripartenza dopo una stagione persa
La richiesta alle istituzioni dagli operatori per accessi in sicurezza, in Val d'Aosta la Regione è già al lavoro per l'introduzione dell'obbligo di certificato verde. Dall'Anef (l'associazione degli impiantisti) arriva anche un invito al governo per il passaggio dal 50% all'80% della capienza su funivie e cabinovie
ALTO ADIGE Stagione turistica sulla neve, si studia l'obbligo di green pass
FUGATTI "Lo sci deve ripartire in sicurezza"
IL GOVERNO Green pass sulle piste? Confronto in corso
BOLZANO. Il green pass per salvare la stagione sciistica 2021/2022 e per evitare di perdere un altro inverno.
Un nuovo 'blackout' sarebbe infatti devastante per l'intero comparto.
La Valle d'Aosta va perciò verso l'obbligo del 'lasciapassare' per sciatori e personale degli impianti a fune.
È quanto emerso dalla riunione del gruppo di lavoro presieduto dagli assessori Luigi Bertschy e Jean-Pierre Guichardaz e composto da rappresentanti dell'associazione valdostana impianti a fune, maestri di sci, albergatori, guide alpine, Confcommercio e Camera di Commercio.
La Valle d'Aosta, chiede altresì al governo il "superamento della logica del contingentamento nell'utilizzo degli impianti di risalita".
Sulla stessa linea anche l'Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari:) e gli impiantisti altoatesini che mercoledì si erano riuniti in assemblea a Bolzano.
In una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Massimiliano Fedriga, l'Anef si dice "assolutamente favorevole alle strategie fino ad oggi adottate per il completamento della campagna vaccinale e per la gestione degli accessi ai servizi da parte della popolazione (green pass), ed intende allinearsi alle scelte che saranno da operate in futuro al fine di contenere la diffusione del contagio".
"In tale senso - ricorda l'associazione - negli ultimi mesi ci siamo attivati per stimolare l'adesione alla campagna vaccinale da parte di tutti i nostri dipendenti e per individuare soluzioni operative coerenti con le linee d'azione stabilite dalle norme".
L'Anef conferma quindi la disponibilità degli operatori funiviari italiani a rendere il Green pass sempre obbligatorio per l'accesso agli impianti di risalita. Gli impiantisti spezzano una lancia per l'aumento al 80% della capienza delle funivie e cabinovie (ora 50%) che - sottolineano - "non comporta particolari rischi per gli utenti".
L'Anef evidenza anche "l'estrema necessità di garantire comunque l'apertura degli impianti e di evitare il ripetersi di quanto accaduto nel corso della stagione invernale 2020-2021".
Nei cinque paesi nei quali la stagione invernale 2020/2021 si è svolta in modo regolare e senza particolari limitazioni d'accesso ai comprensori sciistici, non si sarebbero rilevati "particolari effetti sulla propagazione del virus".
Il settore impiantistico per questo motivo chiede nella lettera a Fedriga di poter pianificare la prossima stagione invernale. I lavoratori stagionali - afferma l'Anef- "hanno bisogno di certezze in merito alla possibilità di lavorare e di sostenere così le loro famiglie".