Provincia / Contratti

I sindacati alzano la voce per un rinnovo che non arriva. Stato di agitazione anche per i salari nella futura Amambiente Spa

Le principali sigle hanno formalizzato la mobilitazione accudando la giunta Fugatti di non dare corso alle promesse circa lo sblocco degli stanziamenti previsti per i nuovi contratti di settori strategici, dalla sanità alla scuola. Intanto si inceppano le trattative sulla fusione fra Amnu e Stet: le organizzazioni rifiutano un adeguamento contrattuale che sarebbe al ribasso

PUBBLICO Proteste dei lavoratori
GUARDIE MEDICHE La svolta
CONTRATTI Scontro per i rinnovi

TRENTO. Si agita il mondo del lavorot rentino e si susseguono le mobilitazioni.

"Abbiamo deciso di aprire uno stato di agitazione e siamo pronti allo sciopero se l'azienda non tutelerà le professionalità e i trattamenti dei propri lavoratori e di quelli futuri".

Lo affermano, in una nota, i segretari di Uiltec Uil, Flaei Cisl e Ficltem Cgil del Trentino, Giuseppe Di Chiara, Emanuela Briani e Franco Weber, a seguito dei contrasti emersi durante la trattativa con l'azienda Amambiente Spa, nata dalla fusione per incorporazione di Amnu Spa in Stet Spa.

"L'azienda ci ha proposto, invece che la permanenza dei contratti in essere, un contratto unico di igiene ambientale dove i lavoratori Stet avrebbero forti perdite economiche e normative, nell'ordine di migliaia di euro annui. Riteniamo inaccettabile che un'azienda che ha nelle sue fondamenta la valorizzazione di risorse umane del territorio preveda un abbassamento drastico delle loro condizioni lavorative", scrivono i segretari.

Mobilitazione stato di agitazione ora formalizzato a tutti gli effetti anche sul fronte del rinnovo dei contratti nei comparti pubblici trentini.

Le sigle Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl Sanità, Fenalt, Nursing Up Provincia Trento e Satos del Trentino, condividono dunque la necessità di mobilitarsi, vista come l'unica soluzione adottabile per smuovere le acque.

«Malgrado le tante iniziative unitarie di questi anni per sollecitare lo stanziamento delle risorse necessarie - si legge in un documento congiunto - si è arrivati all'ultima legge di stabilità utile con il mero consolidamento dell'indennità di vacanza contrattuale. Questo è uno schiaffo in faccia ai quasi 40 mila dipendenti pubblici trentini e rispettive famiglie».

Il focus delle forze sindacali si è poi spostato sulla situazione nazionale: «Il Governo ha radicalmente cambiato rotta sul pubblico impiego stanziando risorse già negli anni 2019, 2020 e 2021 per un aumento medio del 4,07%, riconoscendo gli anni di precariato e gli scatti programmati nella scuola. In Alto Adige, il triennio 2019-2021 è stato finanziato e con l'attuale manovra ci sono già risorse per il triennio 2022/2024.

«Stiamo assistendo - tuona Giuseppe Pallanch (Cisl) - ad una brutta pagina di relazione con i sindacati da parte della Provincia, con una mancanza completa di confronto, un unicum a livello nazionale da parte di quella che è stata eletta come prima pubblica amministrazione in Italia. Questo mancato riconoscimento del lavoro pubblico è un affronto a chi ha lavorato duramente, soprattutto durante la pandemia».

Gli fa eco Giuseppe Varagone (Uil): «È quasi strano che a livello nazionale siano più avanti di noi, mentre parlano già di indennità specifiche per infermieri e medici. Qui invece non si sta ragionando su nulla. Fugatti continua a snobbare i sindacati, ignorando di fatto migliaia di lavoratori».

Aggiunge Cesare Hoffer (Nursing Up): «I fondi stanziati sono irrisori e una tantum: per noi è devastante, questi professionisti meritano un riconoscimento degno, anche perché tanti stanno pensando di licenziarsi per andare a lavorare altrove, addirittura all'estero, in un momento così delicato»

Luigi Diaspro (Cgil) è duro: «Non possiamo consentire un precedente storico come quello che si profila, cioè il salto di un triennio nel rinnovo dei contratti. In nostro sostegno è intervenuta anche la parte delle minoranze provinciali. C'è una legge che impone il rinnovo e su questo faremo leva quando procederemo per vie legali, se il rinnovo del contratto non dovesse arrivare a breve».

comments powered by Disqus