In Trentino si è tornati ad assumere: a dicembre il 270,5 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2020
Complessivamente rispetto al 2020, le assunzioni delle imprese trentine sono cresciute di 33.938 unità e del +26,4% (da 128.328 a 162.266). La domanda di lavoro delle imprese, a parte un leggero calo in agricoltura, cresce a doppia cifra decimale sia nel secondario sia nel terzo settore
TRENTO. Sono positivi i dati provenienti dai Centri per l'impiego relativi alla domanda di lavoro nel 2021. Nel dicembre dello scorso anno, rispetto al dicembre 2020, la crescita delle assunzioni è stata di 15.803 unità, pari ad un + 270,5%. Nell'ultimo mese del 2021, confrontato con il dicembre 2020, i dati dell'Agenzia del Lavoro riferisce la Provincia - registrano un aumento delle assunzioni che interessa tutti i settori e comparti di attività.
Con alcuni picchi: è ad esempio di 11.626 assunzioni in più nei pubblici esercizi, pari a un +831%. Ciò è spiegato dal fatto che nel 2020 gli impianti sciistici (e non solo), erano rimasti chiusi, a differenza di quanto avvenuto nell'inverno 2021, grazie alla protezione data dai vaccini.
"Una crescita in parte attesa - sottolinea l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli - soprattutto in alcuni settori, in seguito al progressivo venir meno delle limitazioni dovute alla pandemia, grazie alla diffusione dei vaccini. Meno scontato che la domanda di lavoro sia cresciuta, su base annua, anche rispetto al 2019, quindi all'ultimo anno free-Covid. A fine 2021 registriamo infatti un + 1.108 occupati, pari ad una crescita percentuale dello 0,7%. Rispetto al 2020, l'aumento si fa naturalmente molto più evidente, con un +26,4%. Sono segnali importanti, che ora dobbiamo impegnarci a consolidare, anche al netto delle nuove tensioni che purtroppo vediamo emergere nel panorama internazionale".
Rispetto al 2020, le assunzioni delle imprese trentine nel 2021 crescono di 33.938 unità e del +26,4% (da 128.328 a 162.266). La domanda di lavoro delle imprese, a parte un leggero calo in agricoltura, cresce a doppia cifra decimale sia nel secondario sia nel terzo settore.