Accordo Ue: stop al petrolio russo via mare, gli oleodotti restano aperti
Superato il veto ungherese, il Paese (privo di sbocchi sul mare) potrà non partecipare all'embargo contro Mosca. Eccezioni diverse previste anche per Slovacchia e Repubblica Ceca. Ora saranno da verificare i contraccolpi sui prezzi di mercato dopo il parziale stop all'import di greggio
BRUXELLES. L'Ue raggiunge l'accordo sull'embargo al petrolio russo, parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina che sarà finalizzato domani dagli ambasciatori dei 27 a Bruxelles: stop immediato al greggio che arriva dalla Russia all'Ue via mare, rinviato invece l'embargo a quello trasportato da oleodotti. Prevista l'adozione di "misure d'emergenza" nel caso di interruzione delle forniture.
"Tutti attuino le linee guida Ue su come pagare il gas russo" in euro e non in rubli, chiede l'olandese Rutte. Esclusa dal sistema swift la Sberbank, il principale istituto di credito russo. Nella black list Ue dovrebbe entrare anche il patriarca Kirill. Consiglio europeo pronto a offrire 9 miliardi per la ricostruzione in Ucraina.
"Il Consiglio europeo tornerà il prima possibile sulla questione dell'eccezione temporanea per il greggio consegnato tramite oleodotto", si legge nelle conclusioni del vertice europeo. Secondo fonti diplomatiche europee la tempistica dell'esenzione per Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca varierà. Nel caso di Budapest la deroga all'embargo petrolifero dipende da due fattori.
Il primo è il tempo che impiegherà la Croazia ad aumentare la capacità dell'oleodotto Adria, che collega l'Adriatico all'Ungheria.
Tempo che Bruxelles stima in circa 45 giorni. Il secondo fattore è il timing per l'adeguamento delle raffinerie ungheresi. Qui conterà anche la tempistica e l'importo dell'erogazione dei fondi europeo nel quadro del RePowerEu. Su questo secondo punto il dibattito è aperto anche perché, al momento, manca ancora l'ok dell'Ue al Pnrr ungherese, in teoria necessario anche per avere le risorse del RePower.
Per la Repubblica Ceca, si apprende ancora dalle stesse fonti, l'esenzione all'embargo al petrolio russo durerà invece 18 mesi.
Ora saranno da verificare i contraccolpi sui prezzi di mercato del parziale stop all'import di greggio: qualche esperto prevede aumenti significativi.
Esulta il il premier ungherese, Viktor Orban, che ra contario all'embargo: "Un accordo è stato raggiunto. L'Ungheria è esente dall'embargo petrolifero!", scrive in un post su Facebook, plaudendo all'eccezione prevista per i Paesi senza sbocco al mare, esentati temporaneamente dall'embargo sul petrolio russo incluso nel sesto pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca.
[Nella foto, il premier italiano Draghi, la sua omologa finlandese Marin e il presidente francese Macron, durante il consiglio di ieri]