Costi alle stelle, la Provincia stanzia 4 milioni di euro per zootecnia e itticoltura
Via libera al finanziamento straordinario per chi ha dovuto subire aumenti record per energia, mangimi e materie prime
TRENTO. La Giunta provinciale ha approvato oggi (22 luglio) lo stanziamento di 4 milioni di euro per gli aiuti straordinari ai settori zootecnico e dell’itticoltura previsti dalla legge provinciale 6 del giugno 2022, al fine di consentire alle aziende di far fronte agli aumenti eccezionali dei prezzi di materie prime, mangimi ed energia.
«Considerato il ruolo fondamentale assicurato dalla zootecnia di montagna in termini di presidio ambientale ed economico necessario per valorizzare il territorio e contrastare lo spopolamento, nonché per il mantenimento dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali che caratterizzano il territorio montano, con la deliberazione è stato approvato il bando che in base alla norma provinciale fissa i criteri per la concessione di un aiuto per le aziende zootecniche che allevano bovini, ovicaprini da latte, suini e per le aziende del settore dell’acquacoltura», precisa l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli che ha proposto la delibera.
Lo stanziamento riguarda le domande presentate a partire dall’8 agosto fino al 16 di settembre 2022, ai sensi dell’articolo 34 della legge 6 del 16 giugno 2022, avvalendosi delle procedure informatizzate rese disponibili agli utenti sul portale https://srt.infotn.it.
Possono beneficiare dell’aiuto le imprese attive nella produzione agricola primaria e operanti all’interno del settore zootecnico nelle filiere di allevamento dei bovini da latte e da ingrasso, degli ovicaprini da latte e dei suini e del settore ittico.
Ai fini della concessione del contributo il limite minimo di capi medi presenti in azienda è di 3 Uba ed il contributo è calcolato sulla base del numero di animali presenti in azienda ubicata in provincia di Trento alla data del 31 maggio 2022, così come risulta dalla Banca Dati Nazionale (Bdn).
Per il settore dell’itticoltura il contributo è calcolato in misura forfettaria a parziale copertura dell’incremento dei costi di materie prime, alimenti ed energia elettrica, dovuto all’attuale crisi applicando i seguenti parametri.
Questo aiuto si aggiunge a quelli già messi in campo dalla Giunta provinciale negli scorsi mesi a favore del settore zootecnico, anche con la collaborazione di Codipra, Cooperfidi e Trentino Marketing.