Imprese trentine in crescita: servizi alle imprese e costruzioni i settori “caldi”
L’analisi al 30 giugno della Camera di Commercio di Trento. Il presidente Giovanni Bort: «Ma non gridiamo all’ottimismo, le condizioni di grande incertezza purtroppo persistono»
TRENTO. In crescita il numero complessivo delle imprese trentine. Sulla base dei dati del Registro imprese della Camera di Commercio di Trento, al 30 giugno in provincia si contavano 51.304 imprese registrate, di cui 47.100 attive. Rispetto allo stesso periodo del 2021, la base imprenditoriale ha riscontrato un aumento di 250 unità registrate (+0,5%) e di 444 unità attive (+1,0%).
Il primo semestre dell’anno ha visto la nascita di 1.647 imprese, un valore analogo a quello rilevato tra gennaio e giugno del 2021 e in linea con i valori medi registrati nel triennio precedente al verificarsi dell’emergenza sanitaria. Le cancellazioni, con 1.530 realtà, sono risultate in aumento su base tendenziale (+22,7%), in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020, ma ancora al di sotto della media del periodo 2017-2019.
I principali settori economici si confermano essere l’agricoltura con 11.952 imprese registrate (+50 unità rispetto al giugno 2021), il commercio con 8.253 (-59) e le costruzioni con 7.579 (+145). Il comparto che nel periodo in esame ha evidenziato il maggior incremento di attività registrate è stato quello dei servizi alle imprese che ha raggiunto le 7.405 unità (+303 rispetto al dato del giugno 2021, con un incremento pari a +4,3%).
Con riferimento alla forma giuridica adottata dalle aziende, le imprese individuali continuano a rappresentare oltre la metà dello stock delle attività esistenti (il 55,2%). Le società di capitale incidono per il 23,0%, le società di persone per il 19,8%, mentre il peso delle altre forme giuridiche è pari al 2,0%.
Al 30 giugno, il numero totale delle imprese artigiane si è assestato a 12.414 unità (pari al 24,2% del tessuto imprenditoriale locale), con un incremento su base tendenziale dell’1,2%.
All’interno dell’universo delle imprese artigiane prevalgono i settori delle costruzioni (5.474 realtà) e del manifatturiero (2.342), che complessivamente rappresentano quasi il 63% dello stock delle imprese artigiane.
Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, a giugno risultano registrate 9.469 aziende, vale a dire il 18,5% delle imprese censite in provincia. Le imprese giovanili sono invece 4.684 (il 9,1% del totale), mentre le imprese con titolari stranieri sono 4.110 (l’8,0%).
«La lettura della fotografia “scattata” dal Registro delle imprese al 30 giugno di quest’anno – commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – ci comunica ottimismo.
Si tratta tuttavia di una percezione tutt’altro che allineata al clima di apprensione per l’andamento della situazione economica che stiamo gestendo in questa torrida estate.
Le condizioni allarmanti, che da ormai qualche mese stiamo cercando di contenere nella loro evoluzione, persistono e, anzi, si aggravano se consideriamo che la mancata conferma di fiducia al Governo Draghi ha gettato ulteriore incertezza su una situazione già afflitta da inflazione, guerra, crisi energetica, razionamento delle materie prime, pandemia e, da ultimo, siccità», conclude Bort.