Proroga delle 17 concessioni idroelettriche, Tonina: "Avanti decisi ma temiamo l'impugnativa del governo"
Il vicepresidente ha illustrato in conferenza dei capigruppo il disegno di legge sul quale la giunta ha chiesto la procedura d'urgenza, ma diverse forze politiche chiedono invece un supplemento di riflessione. Polemico Claudio Cia (Fratelli d'Italia): "È grave che questo ddl 162 non ci sia stato spiegato"
IL NODO La giunta provinciale pronta allo scontro con Roma sull'energia idroelettrica
TRENTO. Il disegno di legge della giunta provinciale di Trento in materia di concessioni idroelettriche sarà esaminato con celerità in Terza Commissione permanente, per approdare al più presto all'aula, forse nella tornata di inizio novembre. Ma il rischio di un impugnazione da parte del Governo nazionale è reale: "Anche se già il piano Colao aveva immaginato questa proroga, anche se il tema è già stato sviscerato con il ministro Cingolani e anche se diversi Paesi europei hanno già imboccato questa via, pure sappiamo che c'è il rischio di una impugnativa del Governo. La strada non sarà agevole, ma occorre provarci", ha ammesso il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, in conferenza dei capigruppo.
Tonina - si legge in una nota - ha chiesto inizialmente la procedura d'urgenza formale per il suo ddl 162/XVI, ma molti capigruppo - a partire da Alessio Manica del Pd - hanno opposto che il tema del rinnovo delle concessioni riguarda una scadenza di fine 2024, ragione per la quale non c'è bisogno di correre, ma semmai di ragionare e approfondire con cura.
Tonina ha spiegato la ratio della proposta legislativa: prorogare le 17 concessioni in scadenza tra due anni, chiedendo però ai concessionari precisi piani industriali e investimenti, che abbiano ricadute positive anche sul Trentino (con aumento dei canoni riconosciuti alla Provincia), a fronte del drammatico caro-energia in atto.
Con Manica, anche Paolo Zanella, Paola Demagri e Alex Marini hanno opinato che non sia opportuna una procedura d'urgenza formale. Opposta la posizione di Mara Dalzocchio ("non c'è tempo da perdere"), mediana la posizione di Pietro De Godenz (semplicemente, discutiamo con celerità).
Da Claudio Cia (Fratelli d'Italia) è arrivato un affondo polemico verso i partiti alleati: "È grave che questo ddl 162 non ci sia stato spiegato ed è grave che il vicepresidente di Progetto Trentino ne abbia rivendicato una sorta di paternità. Mi dichiaro contrario all'urgenza richiesta dal vicepresidente Tonina". Quest'ultimo ha replicato che il ddl 162 è della giunta e non di altri.