Istituzioni / L'emergenza

Caro energia, ecco come la Provincia intende risparmiare 25 milioni di euro

Piazza Dante presenta le indicazioni destinate agli uffici dell'amministrazione, delle società partecipate e degli enti strumentali. Per quanto riguarda le scuole arriverà a breve una circolare ad hoc

BOLLETTE Dalla Provincia 180 euro ad ogni famiglia
AVVISO Dolomiti Energia avverte: la bolletta aumenterà

TRENTO. La Provincia di Trento vara le indicazioni per il risparmio dell'energia elettrica destinate agli uffici dell'amministrazione, delle società partecipate e degli enti strumentali. Le azioni previste - presentate in conferenza stampa dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti - prevedono la riduzione dell'orario di accensione del riscaldamento nella fascia compresa tra le ore 8 e le 16 (prima era tra le 7 e le 18), la temperatura negli uffici ridotta ad un massimo di 19 gradi centigradi, il divieto di utilizzo di fornelli e apparecchiature elettroniche e l'anticipazione dello spegnimento del riscaldamento negli uffici il venerdì alle ore 13.

Sono previste deroghe per specifiche per questioni di salute.

Attraverso il provvedimento, l'esecutivo si pone l'obiettivo di risparmiare circa il 20% dei costi energetici totali del prossimo inverno, stimati in 25 milioni di euro (più del doppio rispetto a quelli del 2021).

"Diamo seguito a quanto previsto nel primo pacchetto di interventi per famiglie e imprese, facendo la nostra parte nella riduzione della spesa energetica", ha spiegato Fugatti.

A quanto riferito, le scuole saranno oggetto di una circolare apposita dell'assessorato dell'istruzione. Per quanto riguarda, invece, l'emergenza dei costi segnalata dai Comuni trentini, Fugatti ha parlato di un prossimo confronto all'interno del Consiglio delle autonomie locali. "La situazione - ha precisato il presidente della Provincia - è molto difficile, ed è chiaro che non potranno essere esaudite tutte le richieste, ma dovremmo fare delle scelte sulla base delle priorità (scuole, ospedali, Rsa). Le attività sportive vengono certamente dopo la sanità e i servizi essenziali".

comments powered by Disqus