I risultati dello studio sui territori dell’Euregio: altoatesini stakanovisti rispetto a trentini e tirolesi
A Bolzano si lavora in media 39,2 ore a settimana, contro le 38,1 del Tirolo e le 36,9 del Trentino (36,9)
TRENTO. Altoatesini stakanovisti rispetto a trentini e tirolesi. A Bolzano si lavora in media 39,2 ore a settimana, contro le 38,1 del Tirolo e le 36,9 del Trentino (36,9). Il dato è emerso ieri a Trento durante la presentazione di un'indagine nel corso del primo appuntamento dei «Martedì dell'Euregio» a Casa Moggioli.
Dai dati illustrati emerge come l'agricoltura è al primo posto in termini di ore lavorate a settimana. Il 60 per cento dei dipendenti lavora più di 40 ore. Una soglia superata nel settore alberghiero-ristorazione dal 44% dei lavoratori, mentre nell'edilizia siamo al 43%.
L'agricoltura e il settore alberghiero si distinguono inoltre in termini di giorni lavorativi settimanali, con un'alta percentuale di dipendenti che lavora 6 o addirittura 7 giorni a settimana. Un altro dato da sottolineare è che nelle 4.500 interviste effettuate nei tre territori emerge il sogno di tanti lavoratori di poter ridurre il monte ore settimanale: ad Innsbruck siamo al 50 per cento, a Trento addirittura al 75 per cento di chi ha un impiego a tempo pieno.
Evidentemente, anche in un momento in cui il caro-prezzi erode il potere d'acquisto delle famiglie, i lavoratori non solo sono più coscienti del valore del tempo libero, ma anche della necessità di conciliare lavoro e famiglia.
Fa notare Maurizio Zabbeni della Cgil del Trentino: «Orari di lavoro ridotti non si legano a bassi livelli di produttività. Imprese ad elevato valor aggiunto operano in mercati che consentono di ridurre l'orario a parità di salario, generando comunque profitto e garantendo elevata qualità del lavoro. Qui la competitività è più sulla qualità e non sul costo del lavoro».