Redditi, Trento al quindicesimo posto: la provincia di Milano in testa alla classifica
Un lavoratore dipendente nella nostra provincia in un anno guadagna in media 2.890 euro meno di uno che opera in Alto Adige e 5.399 meno di chi svolge la propria attività a Milano
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TRENTO. In sigla si chiama Rga, che vuol dire Retribuzione globale annua. È uno dei tanti indici che permette di misurare i livelli di diseguaglianza nel Belpaese, i divari di reddito che dipendono dal tessuto economico-produttivo e hanno a che fare con i livelli occupazionali, il mercato del lavoro, il costo della vita. L'ultima classifica retributiva delle province italiane, il JP Geography index 2022, colloca il Trentino-Alto Adige ai vertici delle regioni italiane.
Nello stesso tempo, la classifica dell'Osservatorio Job Pricing conferma che, ancora una volta, Bolzano è più avanti di Trento, che in Alto Adige gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono mediamenti più alti. Il Trentino-Alto Adige è la seconda regione in classifica con un Reddito globale annuo di 31.501 euro (l'Index 2022 è basato sulla media dei redditi 2021, ndr). Al primo posto c'è la Lombardia con 32.191 euro. Fatto 100, la Lombardia ha un Index 2022 di 107,9, il Trentino Alto Adige di 105,6. Al terzo posto il Lazio (31.016 euro, Index 103,9), al quarto la Liguria (Rga 30.620 euro, Index 102,6) e l'Emilia-Romagna (30.276, 101,5). In fondo classifica, cinque regioni: Basilicata, dove il Reddito globale annuo si ferma a 25.317 euro (Index 84,8), Calabria (25.698 euro, 86,1), Sicilia (26.205, 87,8), Sardegna (26.846, 88,8) e Molise (26.524, 88,9).
Due Italie, appunto, con regioni del Sud che confermano la situazione di grande squilibrio. Velocità profondamente diverse. Anche se il raffronto viene fatto tra le cinque regioni ad autonomia speciale. L'Rga della Valle d'Aosta (al settimo posto) è pari a 30.193 euro, 1.308 euro in meno del Trentino-Alto Adige, quello del Friuli Venezia Giulia (ottavo posto) inferiore di 1.523 euro. È con la citata Sicilia che, tra le regione autonome, la distanza è maggiore: in Trentino-Alto Adige, mediamente, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti sono più alte di 5.296 euro.
I redattori del rapporto sulle dinamiche retributive evidenziano che, «dati i forti squilibri e le grandi differenze nei mercati del lavoro territoriali del nostro Paese, non sorprende più di tanto scoprire che in Italia le dinamiche retributive abbiano una chiara connotazione territoriale, tale per cui esistono differenziali davvero molto forti tra le diverse aree del Paese, sia a livello regionale che a livello provinciale».
In media, il delta retributivo tra Nord e Sud del Paese raggiunge il 17%. Le differenze territoriali sono per altro accentuate da fattori esogeni al mercato del lavoro, ad esempio dal costo della vita, dal livello degli investimenti pubblici, dalle infrastrutture, dalla dotazione di servizi di trasporto pubblico. Nel confronto tra province, il delta retributivo si rileva ancora più sorprendente, fino a raggiungere quasi il 52% tra quanto guadagna in un anno un lavoratore dipendente a Milano (35.724 euro) e quello di Ragusa (23.525 euro), con un Index tra le due province che passa da 119,7 a 78,8.
Si conferma, come detto, la diversa velocità tra Trento e Bolzano. L'Alto Adige, come provincia, è al terzo posto, con 33.521 euro, dietro Milano e Trieste (33.521 euro). La provincia di Trento è invece al 15° posto del JP Geography Index 2022. Un lavoratore dipendente, in Trentino, in un anno guadagna in media 2.890 euro meno di un lavoratore in Alto Adige e 5.399 meno di un lavoratore della provincia di Milano.
Tra Bolzano e Trento, vi sono altre undici provincie con livelli retributivi più alti: Roma, Genova, Parma, Torino, Monza Brianza, Varese, Bologna, Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Como. A Firenze, invece, le retribuzione sono appena più basse di quelle di Trento.