Buste paghe in crescita: tra il 2019 e il 2021 in Trentino sono aumentate di più che in Alto Adige
Il dato emerge dalle elaborazioni realizzate dal Centro Studi Tagliacarne sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti. Crescite al top si rilevano a Milano (+1.908 euro), Parma (+1.425) e Savona (+1.282)
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TRENTO. Pur rimanendo più basse in media di 4 mila euro l'anno, le buste paga in Trentino sono cresciute più che in Alto Adige tra il 2019 e il 2021. Il dato emerge dalle elaborazioni realizzate dal Centro Studi Tagliacarne sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti.
A Trento a fine 2021 la media dei redditi da lavoro dipendente pro toccava quota 15.086 euro l'anno (12.473 media italiana), con una crescita del 3,2 per cento rispetto al 2019, posizionando il capoluogo al 15° posto della classifica nazionale.
Bolzano era invece al secondo posto con 18.942 euro di media e una crescita di appena lo 0,2 per cento.
Davanti soltanto Milano con una media di 30.464 euro all'anno e un incremento biennale del 6,7 per cento.In generale - certifica il Centro Studi Tagliacarne - le buste paghe si sono alleggerite in 22 province su 107. In queste aree un lavoratore dipendente ha perso in media nel triennio 312 euro, a fronte di una crescita nazionale di circa 301 euro. Sensibili sono le differenze a livello territoriale.
Salari più magri di oltre mille euro a testa si registrano a Venezia, Firenze e Prato. Mentre crescite al top si rilevano a Milano (+1.908 euro), Parma (+1.425) e Savona (+1.282).