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Itas Mutua, il bilancio tiene nell’annus horribilis: 200 milioni di danni per eventi naturali

Cala l’utile ma l’indice di solvibilità chiude al 223% (+7%). Consoli lascia, eletto il nuovo cda

TRENTO. Nonostante un 2023 funestato dai danni da eventi naturali senza precedenti, l'indice di solvibilità di Itas Mutua si attesta al 223% (216% nel 2022) e il patrimonio netto della Compagnia tocca i 452 milioni con oltre 850 mila soci assicurati in tutta Italia.

Un’Assemblea dei Delegati tra le più partecipate degli ultimi anni quella che si è svolta oggi pomeriggio (26 aprile) all’ITAS Forum di Trento e che ha salutato il presidente uscente Giuseppe Consoli che – dopo tre anni – ha lasciato la guida della Compagnia per raggiunti limiti di mandato.  “Itas è la mia seconda casa – ha detto, trattenendo un pizzico di commozione Consoli – e la lascio con la consapevolezza di aver messo tutto me stesso e di aver lavorato sempre e solo per il bene di questa straordinaria Compagnia, ricevendo molto di più di quanto ho dato”.

I numeri

Lo stesso Giuseppe Consoli ha quindi evidenziato l’evoluzione dei numeri della Compagnia negli ultimi anni, con un focus specifico sui risultati lusinghieri dell’ultimo triennio, a testimonianza del lavoro svolto dal Consiglio di Amministrazione uscente: una raccolta premi passata dai 744 milioni di euro del 2020 agli 843 milioni del 2023; un’evoluzione del Patrimonio della Compagnia cresciuto del 24% nello stesso periodo (da 365 a 452 milioni) e infine un Solvency ratio di Gruppo (l’in-dice che certifica la capacità della Compagnia di rispondere agli impegni presi con i propri assicurati) salito dal 148% del 2018 al 223% del 2023.

E proprio a causa dei pesanti sinistri catastrofali – che per il Gruppo hanno pesato per circa 200 milioni di euro – la Compagnia ha chiuso l’esercizio con un risultato netto in diminuzione rispetto al 2022, pur tuttavia registrando un utile netto pari a 28,7 milioni (erano 44,7 nel 2022) e una significativa crescita del patrimonio netto. Una forte capacità di resilienza che si è riflettuta anche sul capitale di vigilanza, confer-mando la bontà di una gestione prudente e attenta.

Il nuovo cda

 All’attenzione dell’assemblea è giunta una sola lista appoggiata da oltre l’80% dei delegati votata da tutti i delegati presenti in sala, con un solo astenuto. 

Qui i nuovi consiglieri eletti per i prossimi tre anni.  Luciano Rova, Maria Emanuela de Abbondi, Alessandro Molinari, Daria de Pretis, Franco Dalla Sega, Tanja Pichler, Alberto Pacher, Eva Knak, Domenico Rocco Siclari, Paola Inverardi, Gottfried Tappeiner

A costoro si aggiungono i consiglieri Stefano Borgognoni (designato dai soci sovventori Banca di Cividale spa, Cassa Centrale Banca, Cassa di Risparmio spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Caritro, Intesa Sanpaolo spa), Christian Sipcöz (designato dal socio sovventore partner VHV Allgemeine AG), Giovanni Tarantino (designato dal socio sovventore partner Hannover Rück S.E.)

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