Dao Conad, sull'integrativo un accordo da quattromila euro
Il nuovo contratto sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil prevede fra l'altro mille euro annui di buoni spesa, un premio presenza di 250 euro al mese e una contribuzione maggiorata del Tfr
DIVISI Famiglie Cooperative, integrativo firmato solo dalla Cisl
SVOLTA Dao esce dalla Federazione e si porta 280 punti venditaDao Conad
TRENTO - Ieri sera è arrivata la firma sull'integrativo per i dipendenti Dao Conad, il contratto per i lavoratori delle realtà alimentari era scaduto da cinque anni.
Il nuovo integrativo prevede un impianto innovativo volto a sfruttare al massimo la detassazione per portare accrescere il potere d'acquisto: 1.000 euro annui di buoni spesa, un premio presenza di 250 euro al mese e in più una contribuzione maggiorata del Tfr per chi aderisce al nuovo regime, il tutto ovviamente subordinato all'accertamento mese per mese di criteri e parametri definiti; resta infatti volontaria l'adesione dei lavoratori, chi preferisce infatti può continuare a seguire quanto previsto dal vecchio impianto: un importo di 175 euro mensili lordi per 14 mensilità e un importo pari ad una quindicesima mensilità legato al risultato di bilancio dell'azienda.
«La nostra priorità - commenta Vassilios Bassos (Uiltucs) - era prima di tutto lavorare sulle retribuzioni e con questo premio aziendale ci siamo riusciti. Per un lavoratore o una lavoratrice fu anchll time con 4 anni di anzianità siamo riusciti a ottenere più di 4.000 euro di premio aziendale, garantendo comunque quote di retribuzione aggiuntiva per chi ha un'anzianità minore. Questo è un punto di partenza e non di arrivo. Siamo riusciti a ottenere turni più brevi con pause più lunghe».
«Restano da rivedere alcuni istituti quali: il disagio freddo per il reparto freschi; il riconoscimento del 4° livello per tutti i magazzinieri, il riconoscimento di un incentivo per chi non fa malattia, il premio fedeltà», scrive la Cgil.
«In capo ai lavoratori viene posta la libera adesione al nuovo meccanismo premiale fondato sulla presenza al lavoro, o il mantenimento del precedente meccanismo fondato sui risultati aziendali.
Si tratta di una notevole apertura che consente di modulare l'impianto della contrattazione integrativa in base alle esigenze del singolo in funzione della stagione della vita in cui si trova», nota la Fisascat Cisl.