In Trentino disoccupazione in calo al 2,3% nel terzo trimestre 2024
I dati ufficializzati dall'Istituto di statistica della Provincia fotografano anche un aumento degli occupati: +2,1% su base annua, trainato da costruzioni, commercio (alberghi e ristoranti) e industria, si rileva invece una diminuzione in agricoltura
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TRENTO - Nel terzo trimestre del 2024 in Trentino gli occupati sono aumentati del 2,1% su base annua, il tasso di disoccupazione è sceso al 2,3%, quello praticamente definito fisiologico dagli esperti, e il tasso di attività si mantiene nettamente sopra la media nazionale. Sono i dati ufficializzati dall'Istituto di statistica della provincia di Trento sulla base della rilevazione Istat sulle forze di lavoro. La spinta è arrivata da costruzioni (+4,5%, 862 addetti in più), commercio, alberghi e ristoranti (+7,5%, +3.746) e industria (+13%, +5.731).
Il comparto agricolo al contrario ha subito una flessione del numero degli addetti: -27,1%.
"Non possiamo ignorare le difficoltà emerse in alcuni comparti, come l'agricoltura, e la necessità di colmare il divario di genere nell'accesso al mercato del lavoro", ha osservato l'assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli.
Tra luglio e settembre, mesi in cui incide molto l'occupazione stagionale, la forza lavoro ha superato quota 263.0000, con un incremento dell'1,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Gli occupati hanno raggiunto le 257.000 mila unità. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si è attestato al 72,9% (79,9% per gli uomini e 65,7% per le donne), con un incremento di 1,1 punti percentuali su base annua, superiore alla media nazionale del 62,6%.
Anche il tasso di disoccupazione (al 2,3%) registra un miglioramento: è sceso di 0,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente e resta inferiore alla media italiana, che è del 5,6%. Le persone in cerca di occupazione sono risultate essere 6.000, con una calo del 18,4% su base annua, coinvolgendo esclusivamente la componente femminile (-41,4%); in aumento quella maschile (+19,7%).
L'aumento degli occupati ha interessato prevalentemente gli uomini (+3% contro lo 0,9% delle donne), per i quali è stato contabilizzato un tasso di inattività pari al 18,2% (il valore più basso rilevato dal primo trimestre 2018), mentre per le donne ne è stato rilevato uno del 32,7%.
Come è emerso da altre statistiche, il Trentino ha due problemi: la sicurezza sul lavoro (è al 26esimo posto nel 2024 nella graduatoria nazionale tra le province con più incidenti mortali) e il reperimento della manodopera.