Emitflesti, fare teatro ai tempi del Covid: scommessa remoto

Ogni momento di crisi può diventare opportunità di crescita e cambiamento: alcune associazioni hanno reagito alle restrizioni dettate dall’emergenza Covid prima adattando e poi modificando approcci e modalità delle loro attività, considerando il web una risorsa e non una limitazione.
EmitFlesti, Associazione Culturale che organizza corsi e spettacoli teatrali, ha progettato il nuovo anno di formazione prevedendo la possibilità che a un certo punto diventasse impossibile insegnare in presenza. «Durante il lockdown abbiamo reinventato il nostro modo di stare in sala prove - ricorda Alessio Dalla Costa - ed è stato un buon banco di prova che ci ha permesso di capire quale fosse il modo migliore per continuare a seguire gli allievi anche a distanza». In quel frangente gli spettacoli - per primi gli Antipasti Letterari realizzati con il Centro Sociale Santa Chiara - sono stati ri-elaborati in forma di video per diventare fruibili su youtube e sui Social Media. Poi, a ottobre, quella che è stata chiamata ri-evoluzione: un cambiamento nell’approccio formativo, oltre a una nuova offerta didattica. «Speravamo che la fase critica dell’emergenza sanitaria fosse passata – spiega Annalisa Morsella – ma abbiamo scelto di elaborare dei percorsi di formazione innovativi nei quali fosse già prevista una fase fruibile anche on-line». Successivamente la situazione sanitaria è di nuovo peggiorata. «Per il primo mese abbiamo lavorato nella nostra sede, la Bottega delle Arti, seguendo tutti i protocolli di sicurezza - commenta Dalla Costa - ma l’aumento dei positivi al Covid in provincia ci ha spinto a dare un ulteriore contributo alla rottura della catena dei contagi sospendendo la formazione in presenza». L’insegnamento non ha subito alcun arresto e il passaggio all’e-learning si è trasformato da costrizione a essenziale fase di apprendimento. Inoltre, per sostenere ulteriormente gli allievi, EmitFlesti ha introdotto anche la figura del tutor nella persona di Simone Panza. La formula è vincente: per l’anno in corso due allievi hanno superato con successo le selezioni per la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e la Scuola Internazionale di Teatro Jacques Lecoq di Parigi, tra le più importanti in Europa. Avvalendosi anche della collaborazione di Giulio Federico Janni, Emitflesti aspira quindi ad affermarsi come centro di formazione teatrale d’eccellenza. Segno di questo cambio di passo è La Bottega dell’Attore, cuore delle novità dell’anno 2020-2021. Si tratta di un biennio formativo la cui partenza è preceduta da un corso propedeutico di selezione degli allievi ammessi, che si sta svolgendo on-line. «Ero convinto che la risposta alle limitazioni dell’emergenza Covid dovesse essere ampliare piuttosto che ridurre l’offerta – spiega Janni, che ha ideato e che dirige il nuovo corso - progettando in pratica una vera e propria scuola capace di dotare gli allievi di tutti gli strumenti necessari per accedere al mestiere dell’attore: la proposta si è rivelata perfettamente in linea con la naturale evoluzione delle attività di EmitFlesti». La Bottega dell’Attore si avvale anche delle professionalità di Silvia Marchetti (drammaturga e regista), Stefano Masta Francoia (trainer mindfullness), Juri Roverato (danzatore) e Marina Zampa (cantante). 

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