Pergine Festival online: su Facebook e Youtube

Dopo la cancellazione della sua inedita «Autumn Edition», a causa del Dpcm sull’emergenza coronavirus dello scorso 24 ottobre, Pergine Festival ha ripensato la parte autunnale del Festival in una nuova proposta online dal titolo «Lo spettacolo che non c’è», disponibile sui canali Facebook e Youtube del Festival oggi e domani. Non si tratterà, va subito sottolineato, della riproposizione in video dei lavori che dovevano essere in scena ma di un percorso narrativo che inviterà il pubblico a immaginare l’invisibile attraverso le immagini girate dalla videomaker Giulia Lenzi.
Al centro della riflessione il binomio assenza/presenza che ha determinato due momenti online. Il primo è stato pubblicato sui canali social del Festival nei giorni tra il 27 e il 31 ottobre e con la sigla «Il Festival che non c’è» ha avuto le forme di un esercizio di immaginazione digitale, una narrazione attraverso scatti di spazi chiusi e vuoti, del lavoro di tutte le persone coinvolte nella realizzazione del Festival. Il secondo sarà online in questo ultimo scorcio dell’anno con il titolo di «Lo spettacolo che non c’è» per una riprogrammazione in formato video degli artisti che avrebbero dovuto essere protagonisti dell’edizione autunnale, ma non dei loro lavori per intero.
Si tratterà piuttosto di un invito all’immaginazione, grazie alla narrazione e all’utilizzo di alcuni elementi dei lavori. Come spiega la direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini: «Lo spettacolo che non c’è va visto come il nostro manifesto dell’impossibile e di resistenza. Ripartiamo da un’assenza: dall’assenza del Festival come spazio culturale, di ricerca, di lavoro e di sostegno artistico e dall’assenza delle persone, degli artisti, del pubblico e degli spettacoli. Abbiamo chiesto agli artisti di rimettersi in gioco ripensando l’essenza dei propri spettacoli, dandogli una nuova forma per la fruizione online. Abbiamo pensato di sperimentare con la dimensione digitale, che è entrata con prepotenza nella nostra quotidianità, invitando gli artisti a restituire in video il racconto del loro progetto artistico».

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