Bonino alle afghane,non so più che inventarmi,datemi idee
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - "In un mondo pieno di tragedie che si succedono, il maggior nemico è la memoria corta, una caratteristica del nostro tempo. L'attualità ci travolge, il rischio è l'oblio". Per la leader di +Europa, Emma Bonino, la questione afghana, in particolare in rispetto alle donne, è un impegno da rinnovare e da perseguire, "senza mai rassegnarsi", senza farsi distrarre dalle crisi che si succedono, come quella che sta avvenendo ora ai confini fra Polonia e Bielorussia. Parlando all'evento organizzato alla Farnesina sulle donne afghane, la senatrice che, durante la sua esperienza negli anni '90 come Commissaria europea aveva acceso una luce sulla crisi dell'Afghanistan, ha detto che il paese "non va abbandonato ma senza legittimare i talebani. Bisogna trovare una strada nuova". Per Bonino, serve un "rapporto speciale per l'Afghanistan" e servono nuove idee, nuove strategie per "tenere viva l'attenzione" e trovare soluzioni concrete. A questo riguardo si è rivolto alle donne afghane presenti all'evento: "Io non so più che inventarmi. Datemi voi delle idee. Non ho esaurito la volontà di impegno ma sono a corto di idee per trovare una strada nuova senza abbandonare il paese e senza dover legittimare i talebani". Inoltre, un accordo con chi ora governa il paese è necessario, ad esempio, per quanto riguarda i corridoi umanitari che implicano "grande complessità: tanto per dire, chi fa le liste delle donne che vanno evacuate? Non ci sono mica le pagine gialle". "Piaccia o non piaccia, un accordo con i talebani va fatto. Ma collaborare non vuol dire legittimare. Sono convinta che il governo non vada riconosciuto anche perché, tanto per dire, legittimare un governo vuol dire avere accesso ai fondi dell'Onu". (ANSA).