'Non ho usato la parola,ma contro i nativi è stato genocidio
(ANSA) - ROMA, 01 AGO - "E' vero, non ho usato la parola perché non mi è venuta in mente, ma ho descritto il genocidio. Ho chiesto scusa per loro, per questo lavoro, è genocida, per esempio, ho condannato questo: togliere i bambini, cambiare la cultura, cambiare la mente, cambiare le tradizioni, cambiare una razza, diciamo così, tutta una cultura". Così il Papa rispondendo a una domanda sul volo di ritorno dal Canada sul perché parlando durante il viaggio delle politiche contro i nativi non ha mai parlato di "genocidio". "Sì è una parola tecnica genocidio - ha precisato -, ma io non l'ho usata perché non mi è venuta in mente. Ho descritto che è un genocidio. Sì, tranquilli, dite pure che io dico che sì, che è stato un vero genocidio" "Non credo che io possa andare con lo stesso ritmo dei viaggi di prima. Credo che alla mia età e con questa limitazione devo risparmiare un po' per poter servire la Chiesa. O al contrario pensare alla possibilità di farmi da parte. Non è una catastrofe, no. Si può cambiare Papa. Si può cambiare, non c'è problema". Così il Papa durante il volo dal Canada. "Se ho mai pensato a ritirarmi? La porta è aperta. E' una delle opzioni normali. Ma fino ad oggi non ho bussato a quella porta. Non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma forse questo non vuol dire che dopodomani comincio a pensarci. Ma in questo momento sinceramente no". (ANSA).