Prima a guidare Squadra Mobile, a 91 anni scrive l'autobiografia
(ANSA) - ANCONA, 21 DIC - A 91 anni, Fernanda Santorsola, prima donna in Italia a guidare una Squadra Mobile della Polizia di Stato, scrive un libro autobiografico per donarlo ai suoi colleghi e amici di Ancona che le sono stati sempre a fianco nel corso della sua carriera e con i quali ha condiviso i tanti anni di lavoro. "La rivincita della memoria.. quando Eva sfidò Adamo ed entrò in Polizia", è il titolo del volume scritto dall'ex superpoliziotta che stamattina nella propria abitazione, ha ricevuto la sua 'squadra' composta da eccellenti investigatori della Mobile e della ex Criminalpol di Ancona che l'hanno omaggiata con un mazzo di fiori. Fernanda, che dopo la pensione è stata anche giudice di pace ad Ancona, nonostante mille difficoltà incontrate nel tempo e nei diversi contesti operativi in cui prestò servizio, ebbe la forza di tenere alto il senso del dovere e della correttezza ottenendo il massimo rispetto ed il riconoscimento da parte dell'Amministrazione della Polizia di Stato e della società civile. Il libro non riproduce un mero elenco delle attività svolte nella sua carriera ma è un concentrato di emozioni e ricordi che la sua eccezionale memoria restituisce al lettore, in modo preciso, puntuale e con dovizia di particolari, corredato da immagini e articoli di giornali che evidenziano il valore di una donna che ha dovuto fare a spallate per emergere nella società. Fernanda Santorsola, origini pugliesi, laureata in Giurisprudenza, nonostante una certa ritrosia della sua famiglia, che non vedeva di buon grado la sua scelta di vita, all'inizio degli anni '60 vinse il concorso per accedere al Corpo di Polizia Femminile; la sua prima destinazione fu la Questura di Brindisi. Dopo qualche tempo, fu assegnata ad Ancona, diventata la sua città adottiva, dove si occupò di numerose indagini importanti. Venne inviata in missione nei più delicati scenari operativi del Paese per occuparsi di particolari delitti le cui eco giunsero alle cronache nazionali, come il caso del "mostro di Marsala": fu una delle occasini in cui rivelò il suo innato intuito investigativo, determinante per la cattura dell'uomo che, nel 1971, uccise commise abusi e uccise tra bambine. Nominata Capo della Squadra Mobile di Ancona, primo incarico conferito ad una donna in Italia, Santorsola e la sua squadra di investigatori riuscirono a sgominare diverse organizzazioni criminali dedite, nell'hinterland anconetano al traffico di stupefacenti, a rapine, estorsioni, furti ed altri reati. A visitare Fernanda stamattina anche la commissario capo della Questura di Ancona, Daniela Iscaro e il presidente della Sezione dorica dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato, Giovanni Aguzzi, che hanno portato saluti e congratulazioni del Questore Cesare Capocasa e del presidente Nazionale dell'ANPS Michele Paternoster. (ANSA).