Facoltà di medicina, i tempi sono maturi
La lettera al direttore
Facoltà di medicina, i tempi sono maturi
«Ci vorrebbe una facoltà di medicina...» perché nel futuro mancheranno infermieri e medici. Bene, Direttore quanto hai affermato a Rttr. Da più di vent’ anni - ma a Trento ogni cosa si muove molto lentamente - una pluralità di persone accarezza questa idea. Assieme a quella di un unico ospedale con Rovereto, visto che in un passato, anche quello remoto, si ipotizzò una sola città lungo il fiume Adige. Inoltre il 23 ottobre del 1960 quando venne posta la prima pietra dell’attuale Santa Chiara, l’architetto Carlo Keller suggerì per il futuro della regione, un unico ospedale a metà strada fra Trento e Bolzano e caldeggiò, nel generale stupore, una facoltà di medicina. Dopo 60 anni si può, forse, tornare a suggerire quell’idea.
Luigi Sardi
Una sfida affascinante
Penso che i tempi siano davvero maturi. Il Trentino ha bisogno di una facoltà di medicina. Conosco le complicazioni. Conosco il problema degli spazi. Considerati i problemi che ha il Santa Chiara e alla luce del fatto che il Not sembra non nascere mai, capisco anche quanto sia difficile dar vita a una clinica universitaria, ma se siamo un laboratorio, se siamo un’autonomia matura, possiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo e provarci. Abbiamo bisogno di medici e di operatori sanitari? Proviamo a formarli direttamente. Abbiamo una forza che altri non hanno e abbiamo un’Università in grado di crescere. Aggiungo che si potrebbe pensare alla prima facoltà di medicina non a numero chiuso: perché è inutile impedire a molti dei nostri giovani di provare questa carriera se poi continuiamo a dire che non si trovano medici. Insomma: penso davvero anch’io che oggi si possa tornare su questa idea. La politica deve essere visionaria, no? Quasi mi dimenticavo: una facoltà di questo tipo porterebbe a Trento - anche dalla vicina Bolzano, nonché da tanti altri luoghi del Paese - tanti giovani in grado di cambiare la città, anche dal punto di vista economico. Una sfida affascinante.
a.faustini@ladige.it