Previsioni e favole, il dicembre degli indovini

Dicembre è la stagione degli oroscopi e indovini, ma l’anno scorso, nessuno aveva previsto il Covid. La lettera di un nostro lettore e la risposta del Direttore.

Previsioni e favole, il dicembre degli indovini

Caro direttore, ormai è dicembre, mese durante il quale tutti gli indovini di questo mondo cercano di fare previsioni sull’andamento più o meno favorevoli dell’anno che verrà. Non ricordo nel dicembre 2019 che qualche indovino abbia azzeccato quello che sarebbe accaduto nel 2020: pandemia causa Covid-19 con conseguente recessione planetaria. E sì che le previsioni sarebbero state abbastanza facili: in dicembre la pandemia aveva silenziosamente già iniziato ad oliare i propri meccanismi di contagio ed inoltre sarebbe stato sufficiente dare ascolto al famoso detto popolare “anno bisesto anno funesto”. Permettetemi di esprimere dei dubbi su tutti coloro che fanno credere di prevedere il futuro, mi sembrano invece dei semplici dispensatori di favole per creduloni.

GianPaolo Furlan


 

Sognare non fa male a nessuno

A volte le favole servono, però. E ci si aggrappa anche a una previsione, anche a un oroscopo, anche a qualcosa di irrealizzabili. L’importante è non mettere mai sullo stesso piano le favole e la scienza, come qualcuno tende a fare. Sognare è però sempre lecito e talvolta anche necessario. Una previsione facile facile si può persino azzardare: il 2021 non potrà mai andare male come il 2020. Concorda? Facciamoci cullare almeno da questa speranza.

lettere@ladige.it

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