Variazioni cromatiche isabelline nel manto degli orsi e dei camosci
Due splendide immagini, entrambe scattate da guardacaccia dipendenti dell’Associazione cacciatori trentini, testimoniano l’esistenza della variazione cromatica in due specie di Grandi mammiferi che popolano il Trentino, ovvero nel camoscio e nell’orso bruno. Questa variante cromatica isabellina o isabella (dal nome del la regina Isabella d'Austria, che secondo la leggenda non volle indossare la prima notte di nozze una camicia da notte di questo colore ) è causata da un’alterazione genetica della pigmentazione, in particolare relativa alla produzione ed all’espressione fenotipica della melanina, che è appunto all’origine della colorazione crema/giallo pallido del manto.
L’immagine della femmina di camoscio è stata scattata dal Guardiacaccia Sergio Marchetti - accompagnato dall’agente forestale Loris Panizza - il 20 gennaio 2015 all’interno del territorio del Parco Naturale Adamello Brenta: si tratta di una femmina di camoscio di 6 - 7 anni di età, madre - quest’anno - di un capretto dalla colorazione tipica. Questa femmina è stata osservata per la prima volta - a quanto è noto - nel 2009.
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La foto di M3, maschio di orso bruno nato nel 2008 da KJ2 e Joze e già noto alla cronaca insieme col fratello, dall’analoga colorazione crema (vedi foto in alto), M4 (che ha frequentato quest’anno l’Altopiano di Asiago), è stata scattata l’11 maggio 2014 dal Guardiacaccia Filippo Orler nel Brenta meridionale. M3 è accompagnato da una femmina dalla colorazione classica, nel pieno periodo degli amori della specie.