La nevicata in Valsugana, strade pulite (tardi) e marciapiedi inagibili
Dopo la grande nevicata che l'altroieri ha mandato in tilt la viabilità in Valsugana, con il traffico paralizzato a lungo anche sulla superstrada, in molti si sono chiesti come mai il nuovo protocollo di intervento per la pulizia delle strade preveda criteri di valutazione troppo rigidi per rispecchiarsi appieno nella realtà del maltempo.
Il risultato, si osserva, è che quando le precipitazioni sono intense, nelle ore di punta del traffico e particolarmente concentrate in qualche area geografica, i disagi per chi è in giro in auto o con altri mezzi scattano ben prima che gli spazzaneve escano dai garage. E in molti casi le strade diventano pulite quando ormai la gente, in qualche modo, magari lasciando le auto nel posto di lavoro, ha fatto rientro a casa.
Altri lettori che ci hanno contattato segnalano, inoltre, una cattiva abitudine dell'apparato di intervento. Se nei Paesi nordici in molti Comuni viene data sistematicamente la priorità ai pedoni, sgomberando la neve innanzitutto da marciapiedi e piste ciclopedonali (per consentire spostamenti senza utilizzare pericolosamente l'automobile), in Trentino avviene esattamente il contrario, come documentano alcune fotografie scattate in Valsugana.
Vi si notano strade ormai pulite, quasi un tavolo da biliardo (siamo a ieri pomeriggio), accanto a marciapiedi dai quali non solo non era stata tolta l'abbondante neve caduta, ma sui quali si è accumulata anche quella scaricata dalla lama degli spazzaneve. Se della pulizia davanti agli edifici dovrebbe occuparsi chi li occupa (ma molti non spalano), altro è il discorso per i tratti di marciapiede lungo le strade dove le case sono sparse sul territorio circostante o del tutto assenti.
Il risultato, in ogni modo, è che chi deve camminare è costretto a farlo sulla carreggiata. Sul marciapiede non si riuscirebbe a passare nemmeno con gli sci, forse con le ciaspole...