Controlli anti-inquinamento nel "Santuario dei cetacei"
Un’equipe dell’Università di Cagliari controlla lo stato di salute del «Santuario dei cetacei», il tratto di mare tra Sardegna, Toscana, Liguria, Principato di Monaco e Francia, una delle zone più ricche di vita del Mediterraneo.
Nelle scorse settimane è stato installato sul traghetto «Mega Express III» della Corsica Ferries un complesso sistema di monitoraggio automatico di importanti parametri della qualità dell’acqua altrimenti difficilmente misurabili (temperatura, salinità, pH, clorofilla).
L’apparecchiatura, denominata «ferrybox», è stata realizzata in collaborazione con la «4HJena Engineering GmbH» sulla base del successo della sperimentazione eseguita in occasione del trasferimento del relitto Concordia dall’Isola del Giglio a Genova. In quell’occasione il pool di Marco Schintu, docente di Igiene del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari, venne incaricato di tenere sotto controllo l’eventuale inquinamento e gli sversamenti in mare nel Tirreno lungo tutto il tragitto della nave. Ora una nuova sfida per i ricercatori dell’ateneo cagliaritano: tenere sotto controllo per i prossimi cinque anni l’acqua lungo le rotte del Mediterraneo percorse dal traghetto della Corsica Ferries.
«Si tratta di una ricerca interdisciplinare - spiega il professor Schintu - Per la prima volta si misurano in mare aperto e su distanze così grandi, le concentrazioni medie di inquinanti, verificando sia il background sia eventuali inquinamenti del Mediterraneo. I dati misurati dall’apparecchiatura, di cruciale interesse in numerose discipline (inquinamento ambientale, biologia marina, meteorologia, oceanografia, etc.) sono georeferenziati e vengono trasmessi in tempo reale ai ricercatori».
«Oltre che tenere sotto osservazione lo stato ambientale - precisa il docente - saremo in grado di dare un contributo essenziale per previsioni meteo-marine sempre più affidabili».