Sardegna, no alle trivelle I giudici sul caso Arborea
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Saras contro la bocciatura da parte del Tar della Sardegna del progetto per la trivellazione di un pozzo esplorativo di gas metano nelle campagne di Arborea (Oristano), denominato «Progetto Eleonora».
Ne danno notizia gli avvocati del Comune di Arborea, Mauro Barberio e Stefano Porcu, che unitamente alla Regione e al Gruppo di intervento giuridico hanno resistito all’appello proposto dalla società petrolifera.
Il progetto della Saras, che prevedeva la trivellazione a brevissima distanza dalla zona umida di S’Ena Arrubia, era stato dichiarato improcedibile dal Savi, il servizio di valutazione di impatto ambientale della Regione.
Successivamente il Tar, nel respingere il ricorso della società dei Moratti, aveva di fatto riconosciuto l’incompatibilità del progetto stesso con il Piano paesaggistico regionale. I giudici d’appello hanno ritenuto che nella fascia costiera siano ammissibili solo «interventi edilizi di manutenzione e consolidamento statico, ed inoltre di ristrutturazione e restauro, a condizione che essi non incrementino la volumetria esistente o alterino lo stato dei luoghi», si legge nelle motivazioni della sentenza.
Entro questi limiti «è consentita la realizzazione di eventuali volumi tecnici di modesta entità, strettamente funzionali alle opere e comunque tali da non alterare lo stato dei luoghi».
Le caratteristiche progettuali del pozzo esplorativo della Saras «non ne consentono - sottolineano gli avvocati - la riconducibilità alla nozione in esame». Viene inoltre fatto rilevare come, relativamente all’opera in esame, «non sono ravvisabili nemmeno le caratteristiche di temporaneità e precarietà evidenziate nel motivo in esame... i pozzi della tipologia di quello oggetto di controversia implicano una alterazione non meramente transeunte del territorio».