Petizione contro il libro di favole pro cacciatori
Ai cacciatori piace molto, altri, specie agli animalisti, lo detestano considerandolo diseducativo. Si tratta del discusso libro «Il cacciatore in favola», che difende l'attività venatoria e si propone di spiegare ai bambini che uccidere gli animali selvatici non è un'azione malvagia.
Dopo le reazioni di associazioni animaliste, parte anche una petizione, che ha raccolto in meno di una settimana 2.500 firme, contro il volumetto illustrato.
«Il cacciatore in favola» è opera di Luca Gottardi, Patrizia Filippi e Daniela Casagrande: undici favole per bambini pensate per raccontare che cacciare gli animali è bello, ed anche giusto. Superfluo ricordare che il mondo derlla caccia ha accolto con grande entusiasmo questo libro i cui autori sono cacciatori a loro volta o comunque sono cresciuti in famiglie che avevano un contatto diretto con l'attività venatoria.
Lapidario, nelle prime righe della petizione contro il libro, il giudizio della promotrice, Cristina Puozzo, che lavora all'Associazione Vegani Italiani: «Questo libro scritto da tre persone che amano la caccia, indirizzato ad un pubblico di minori intende minare la naturale inclinazione compassionevole dei bambini nei confronti degli animali. Far credere ad un bambino che sia giusto uccidere un animale è una violenza inaudita e non tollerabile».
Ecco il testo completo della petizione contro il libro trentino.
«Chiedo il ritiro immediato del libro per bambini "Il cacciatore in favola" scritto da tre trentini che vogliono "rivalutare" la figura del cacciatore, attraverso 11 storie scritte con caratteri leggibili persino dai dislessici, già tradotto in inglese e tedesco, distribuito in trenta paesi.
Questo libro scritto da tre persone che amano la caccia, indirizzato ad un pubblico di minori intende minare la naturale inclinazione compassionevole dei bambini nei confronti degli animali. Far credere ad un bambino che sia giusto uccidere un animale è una violenza inaudita e non tollerabile.
Slogan come " si è giusto uccidere Bambi" oppure presentando il cacciatore come custode della natura e della fauna, attribuendogli un ruolo positivo non è accettabile! I bambini devono essere educati al rispetto della natura, dell'ambiente e degli animali e non incoraggiati ad imbracciare un fucile.
Pertanto chiedo l'immediato ritiro del libro e il divieto di ogni tipo di diffusione, considerando che è già stato usato a scopo didattico avendone data lettura in una fattoria didattica.
Nella loro pagina Facebook (Il cacciatore in favola in English Hunter in Wonderland) è possibile controllare quanto affermato sopra.
Se anche voi pensate che i nostri figli abbiano diritto di ricevere un insegnamento ricco di valori morali e spirituali, che sottolineano la sacralità e l'inviolabilità della vita, e non un inno alla violenza, firmate la petizione. Grazie».