Allevamento e malattia della lingua blu Vaccinazioni gratuite o a pagamento?
L'emergenza prosegue anche in Trentino per la febbre catarrale che colpisce i piccoli ruminanti, meglio nota come malattia della lingua blu che preoccupa in particolare gli allevatori di pecore e di capre ma colpisce anche i bovini.
Dopo l'allarme scattato già l'estate scorsa in altre regioni del Nordest, anche in Trentino si corre ai ripari, analogamente a quanto deciso dalla Provincia autonoma di Bolzano con la vaccinazione obbligatoria disposta con un decreto del servizio veterinario altoatesino.
L'intervento di prevenzione riguarda gli animali oltre il mese di vita: i bovini devono essere vaccinati più volte, mentre per pecore e capre ne basta una.
In Sudtirolo, come ha spiegato l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, il costo del vaccino e dell’iniezione sono a carico della pubblica amministrazione.
Anche in Trentino i costi della vaccinazione dovrebbero essere a carico dell'ente pubblico, ma a quanto pare questa sovvenzione riguarda solo le dosi del vaccino, non l'inoculazione che sarebbe affidata anche a veterinari liberi professionisti - autorizzati dalla Provincia - che intervengono dietro pagamento di una parcella da parte degli allevatori.
Di questo aspetto critico della vicenda si è occupato il consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi, che ha presentato un'interrogazione: «A ottobre la Provincia ha varato il piano di vaccinazione di ovini, caprini e bovini contro la cosiddetta lingua blu. Una decisione di grande impatto (si parla di 250 mila dosi circa) ma a quanto pare non priva di problemi.
Se da un lato è previsto che i costi della vaccinazione siano in capo all’Apss in quanto rientranti nei Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr), dall’altro sono stati segnalati interventi di veterinari liberi professionisti autorizzati dall’ente pubblico che poi, con sorpresa e disappunto, devono essere pagati dagli allevatori.
Se verificata la cosa risulterebbe in chiara opposizione a quanto previsto nella delibera di giunta relativa all’obbligo di vaccinazione, per cui abbiamo già presentato una interrogazione con lo scopo di vederci chiaro il più presto possibile».