Almeno 11 cuccioli di orso nati nel 2016 E KJ2 continua la sua «latitanza»

di Matteo Lunelli

In Trentino scorrazzano più di 50 orsi. Gli esperti dicono che la forbice va dai 49 ai 66 esemplari, ovvero i 38 «sicuri» (il cosiddetto numero minimo certo) ai quali vanno aggiunti i cuccioli: nel 2016 è stata stimata la presenza di 6-11 nuove cucciolate, per un totale di 11-18 baby orsi. I dati non possono essere del tutto precisi, perché sui nuovi nati e sugli animali che escono dai confini (o ci entrano, o ci tornano) anche i tecnici forestali non possono avere certezze.

Tuttavia è legittimo affermare che tra i 50 e i 60 orsi sono di casa in Trentino. O meglio nella parte ovest della provincia, visto che anche l’anno scorso non c’è stato alcun avvistamento dalla zona orientale. I dati sono contenuti nell’ormai tradizionale «Rapporto Orso 2016»: cinquanta pagine di statistiche, mappe, analisi, fotografie, che raccontano quanto accaduto sui monti della provincia, grazie a ore di appostamenti, rilevazioni e visione delle immagini provenienti dalle fototrappole.

LE PRESENZE SUL TERRITORIO

La stima della popolazione complessiva, prendendo in considerazione anche la quota dei cuccioli 2016, riferisce di un range che va dai 49 ai 66 esemplari. Come accennato il numero certo è 38, di cui 22 adulti (9 maschi e 13 femmine) e 16 giovani (10 maschi, 5 femmine e 1 indeterminato). Per giovani si intendono gli animali di età compresa tra 1 e 4 anni (tra 1 e 3 se femmine). L’età media degli orsi noti, ad esclusione dei cuccioli, è di 5,9 anni, con le femmine più anziane: in media 6,9 contro i 5 dei maschi.

GLI ESEMPLARI MORTI NEL 2016

Nel 2016 si è registrata la morte di quattro orsi. Nello specifico si tratta di M21, maschio di 4,5 anni, rinvenuto il 21 marzo presso Lover (TN), deceduto in seguito ad avvelenamento. Poi di M32, maschio di 2,5 anni, deceduto l’8 aprile in Svizzera, in valle dell’Inn all’altezza dell’abitato di Ramosch, in seguito allo scontro con un treno. E ancora F5, femmina di 7,5 anni, rinvenuta il 12 ottobre presso Lover, deceduta in seguito ad avvelenamento. Nel mese di aprile, infine, sono stati rinvenuti i resti (una zampa) di un orso apparentemente giovane (forse cucciolo) in località Montagne di Ragoli; non è stato possibile determinare i motivi della morte, anche se il periodo del rinvenimento può far supporre che si sia trattato di un caso di infanticidio.Dal 2003 ad oggi sono 29 gli orsi morti accertati. Le morti sono da ricondurre a cause naturali in 8 casi (28%), sconosciute in 7 (24%) e antropiche negli altri 14 casi (48%). In totale 14 dei 22 orsi morti per cause note lo sono a causa dell’uomo: il 29% a seguito di uccisioni illegali, il 50% in modo incidentale e il 21% per abbattimenti autorizzati.

I FALSI ATTACCHI

Si sono registrati falsi attacchi da parte dell’orso in tre occasioni: il 13 giugno da parte di due orsi in un bosco nei pressi del monte Soprasasso (Cadine), lungo la strada militare. Il 12 luglio in un bosco di faggio in località Pian dei Vigoi (monte Bondone), con un’orsa accompagnata da due o tre cuccioloni nati nel 2015. Infine il 24 settembre in un bosco di abete rosso, lungo una strada forestale, in località Sasso Magno (Caldes), ad opera di un’orsa accompagnata da almeno due cuccioli.

KJ2, L’ORSA «LATITANTE»

Continua a farla franca l’orsa KJ2, nonostante le attività di monitoraggio finalizzate alla sua cattura, in ottemperanza all’ordinanza di rimozione decisa in seguito all’aggressione a un uomo avvenuta nel 2015. L’orsa ad inizio primavera ha perso il radiocollare e ciò ha reso le operazioni più difficili. Nonostante, come si legge nel report «il notevole sforzo profuso sul campo per l’intera stagione» non si sono mai verificate le condizioni tecniche necessarie per consentirne la cattura.

INDENNIZZO DANNI DA ORSO

Nel 2016 sono state inoltrate al Servizio Foreste e fauna 185 denunce di presunti danni da orso, con 136 richieste di indennizzo. Di queste ultime ne sono state accolte 124. In totale sono stati liquidati 73.394,23 euro , di cui 31 mila per patrimoni apistici, 21 mila per patrimoni agricoli, 19 mila per patrimoni zootecnici e circa 500 per altri danni. In 52 casi (28% dei danni da orso complessivamente accertati), è stato possibile risalire con certezza all’identità dell’orso coinvolto.

Ecco il rapporto completo:

[ladige_embed_file type="pdf"]1559386[/ladige_embed_file]

 

comments powered by Disqus