Le gelate sulle coltivazioni In Trentino si contano i danni
Si verificano i danni anche in Trentino, in seguito alle gelate che anche la notte scorsa hanno colpito le coltivazioni i varie zone del territorio provinciale.
Ieri il primo bilancio, dopo le gelate nelle notti tra martedì e mercoledì e tra mercoledì e giovedì è stato complessivamente non troppo negativo: i danni ci sono stati, ma a quanto pare hanno toccato in particolare alcune zone, come Giudicarie, val di Sole e Rendena.
In molti casi per proteggere i fiori dei meli si sono utilizzati gli impianti di irrigazione per creare una protezione di ghiaccio che preserva dalle gelate il processo di crescita.
Nelle foto, gli effetti della gelata sui vigneti, immortalati questa mattina in Valsugana (Madrano) e in Vallagarina.
L’ondata di freddo, spiega la Coldiretti, ha provocato effetti devastanti su vigneti, frutteti e campi coltivati a ortaggi lungo tutta la Penisola, dalla Val D’Aosta alla Campania, con una stima di almeno 100 milioni di euro di danni.
È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti con il primo drammatico bilancio dei danni provocati alle più importanti produzioni agroalimentari nazionali da nubifragi, vento forte, grandine e gelo che hanno sferzato l’Italia dopo che il clima primaverile aveva risvegliato le piante rendendole più vulnerabili.
«A pagare un conto salato - precisa la Coldiretti - sono i più grandi vini della Val d’Aosta dove il gelo ha decimato le vigne più alte d’Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle, della Lombardia, con danni ai vigneti della Valtellina e a quelli di Grumello, Franconia e Marzemino, del Piemonte, con problemi a grandi vini come il Gattinara e il Ghemme, del Veneto con 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet, con devastazioni delle viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay a Vicenza e prevedibili cali di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso sui Colli Euganei, dell’Emilia-Romagna, della Toscana, della Campania e della Sardegna dove migliaia di ettari vitati sono stati «bruciati» dal gelo nel Sassarese.
Colpiti anche i frutteti di pere mantovane, di mele annurche campane, albicocche pavesi, ciliegie di Vignola (Modena), nonchè le acacie in Piemonte. In ginocchio - continua la Coldiretti - sono anche le coltivazioni orticole all’aperto in molte regioni in quanto erano già state tolti i tessuti da serra. Ne hanno fatto la spesa insalate, fagioli, fagiolini, pomodori, zucchine ed anche le patate. Preoccupazioni si registrano anche per gli olivi che vedrebbero la futura produzione di olio compromessa dal persistere di condizioni di freddo intenso in Campania».