Animali esotici, scatta il giro di vite
Giro di vite, dal 14 febbraio, per le specie invasive in Italia. Entrerà in vigore il decreto che recepisce il Regolamento europeo per prevenire e gestire l’introduzione delle specie esotiche considerate particolarmente invasive dall’Unione Europea. L’Europa ha stilato l’elenco delle 49 specie invasive più pericolose, di cui 33 sono presenti in Italia, dal gambero rosso della Louisiana alle nutrie, nonché piante come il giacinto d’acqua.
Queste specie, talvolta chiamate «aliene», sono piante, animali e altri organismi introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori della loro area di origine e una parte di queste causa gravi danni alla natura, a volte anche alla salute, e perdite economiche notevoli. Attualmente, si stima che siano ben 12.000 le specie «aliene» introdotte in Europa, di cui più di 3.000 solo in Italia, con un incremento vertiginoso (+96%) negli ultimi 30 anni.
Il decreto prevede che tutti i proprietari di animali da compagnia inseriti nella lista (in particolare chi avesse in casa testuggini palustri americane) potranno mantenerli fino al termine della loro vita naturale, ma entro giugno 2018 dovranno comunicare il loro possesso al Ministero dell’Ambiente, fornendo indicazioni sull’esemplare (specie, sesso ed età) nonché sulle modalità che intendono adottare per impedirne la riproduzione e la diffusione.
La norma prevede, oltre ai controlli doganali, che le Regioni e i Parchi nazionali predispongano opportuni piani di controllo. Zoo e giardini botanici, così come centri di ricerca, importatori e rivenditori, dovranno invece richiedere apposite autorizzazioni. Per chi non rispettasse gli obblighi, sono previste sanzioni penali, amministrative e la confisca degli esemplari.