Il Premio Preuss a Beat Kammerlander

L’alpinista austriaco Beat Kammerlander, del Vorarlberg, è il nuovo vincitore del Premio Paul Preuss, che l’International Paul Preuss Gesellschaft assegna a scalatori d’eccezione.
Dopo Reinhold Messner (2013), Hanspeter Eisendle, Albert Precht (2015), Hansjörg Auer ed Alexander Huber (2017), Kammerlander è il sesto alpinista a ricevere questo prestigioso premio annuale.

Sabato 13 ottobre a Bressanone, alla Ims Mountain Night, la serata di chiusura della decima edizione dell’International Mountain Summit, la cerimonia di consegna del Premio Preuss sarà un momento clou.
Fondata nel 2013, l’International Paul Preuss Gesellschaft (Ippg) con sede a Grundlsee, nella regione stiriana del Salzkammergut, vuole utilizzare questo premio per preservare la memoria di uno dei più grandi alpinisti e free climber. Il riconoscimento viene assegnato agli alpinisti estremi e agli arrampicatori che, nel corso del loro intero sviluppo alpinistico, si sono distinti in particolare non solo per gli eccellenti risultati ottenuti in montagna, ma anche nello spirito della filosofia di Paul Preuss, rinunciando agli ausili tecnici per l’arrampicata.

Beat Kammerlander ha iniziato ad arrampicare più di trent’anni fa ed è diventato rapidamente uno dei più forti arrampicatori del suo tempo. All’inizio era scettico sull’arrampicata, per lui l’alpinismo era associato a camicie a quadri e pantaloni alla zuava. Ma dopo aver sperimentato e superato la paura che si prova guardando in basso, ha continuato ad arrampicare sia su ghiaccio, sia in salite sulla roccia, alpine o sportive, padroneggiando tutto al massimo livello. Le sue spettacolari prime ascensioni come «New Age», «Unendliche Geschichte» o «Silbergeier» sono tra le prime vie di arrampicata sportiva al 10° livello di difficoltà e sono considerate quindi delle pietre miliari di questa epoca storica in alpinismo.

Kammerlander è alpinista un poliedrico, ama il cambiamento e la varietà. «Quando mi arrampico, non riesco mai a fare una disciplina speciale troppo a lungo, perché mi annoio. Ho bisogno del cambiamento. Sono davvero felice - dice - quando tornerà l’inverno e mi verrà permesso di fare il ghiaccio».

Dopo la consegna del premio, Kammerlander terrà una conferenza sul tema «Visionari della verticale», offrendo al pubblico dell’Ims uno spaccato della storia dell’arrampicata nel Rätikon, dagli inizi dell’alpinismo estremo fino ai capolavori di oggi.

L’International Mountain Summit si svolgerà a Bressanone dall’8 al 14 ottobre e verrà aperto da Richard David Precht che presenterà il libro Jäger, Hirten, Kritiker: Eine Utopie für die digitale Gesellschaft («Cacciatori, pastori, critici. Un’utopia per la società digitale»). Fra gli ospiti del festival, la reporter di guerra Antonia Rados, Simona Atzori - pittrice e ballerina priva delle braccia - gli alpinisti Stefan Glowacz, Alex Megos e Tamara Lunger. Info: www.ims.bz.

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