A scuola di potatura delle vigne
Sono aperte le iscrizioni ai corsi della ScuolaItaliana di Potatura della Vite, che Simonit&Sirchterranno alle Cantine Ferrari di Trentodal 3 al 4 dicembre. Unica nel suo genere a livello internazionale, la Scuola tiene da anni i suoi corsi nei territori di maggior pregio della viticultura italiana, in collaborazioni con importanti Università e Istituti di Ricerca che contribuiscono al progetto con lezioni di approfondimenti di fisiologia e patologia della vite.
Come per le scorse edizioni, le lezioni sono aperte a tutti (addetti al lavoro, tecnici, studenti o anche semplici appassionati del verde) e si articoleranno in 4 giornate formative, durante le quali si svolgeranno 2 lezioni teoriche in aula e 6 esercitazioni pratiche in vigneto. Per ogni sede verrà trattata una forma di allevamento principale, con un approfondimento su una seconda forma specifica del territorio in cui di svolge il corso. La parte pratica sarà effettuata in vigneti potati già da tempo con il Metodo Simonit&Sirch, con dimostrazione di potatura da parte dei tutor(in cui verranno evidenziate manualità e postura corrette) e esercitazioni individuali di potatura per i partecipanti. A chi frequenterà sia le lezioni invernali che quella primaverile e supererà i test finali, sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Inoltre sarà tenuto un registro interno alla Scuola, che attesta il percorso individuale formative svolto da ciascun partecipante, in previsione della sua partecipazione nei prossimi anni a futuri corsi di approfondimento.
Il costo è di 440 euro e comprende anche il materiale didattico (per gli studenti di Università e istituti tecnici 240 euro).
L’obiettivo della Scuola è insegnare le basi del Metodo Simonit&Sirch di potatura ramificata della vite, ormai adottato da oltre 130 fra le principali aziende vinicole italiane e straniere. In sintesi, il Metodo Simonit&Sirch si fonda su 4 regole base che possono essere applicate universalmente: permettere alla pianta di ramificare con l’età, di occupare spazio col fusto e con i rami; garantire la continuità del flusso linfatico; eseguire tagli di piccole dimensioni sul legno giovane, poco invasivi; utilizzare, quando necessario, la cosidetta tecnica «del legno di rispetto» per allontanare il disseccamento dal flusso principale della linfa.