Voglia di un gatto? Ecco le dieci regole d'oro
Vorreste un gatto in casa ma non sapete se sarete in grado di accoglierlo? Avete figli che lo sognano e vorreste farli contenti? L’offerta di mici è vasta ma il gatto non è un gioco, accudirlo costa cure, affetto, impegno e anche danaro perciò, prima di adottarne uno o acquistarlo col pedigree dagli allevatori certificati, è bene riflettere. Che la scelta del micio sia più consapevole per evitare ripensamenti e convivenze difficili è l’appello degli organizzatori, dei veterinari, degli etologi e degli esperti dei numerosi cat-show, vere e proprie sfilate di bellezza feline che si svolgono in tutta Europa e che richiamano folle di proprietari fieri dei loro mici.
Fra le competizioni più grandi d’Europa spicca il Supreme Cat Show di Birmingham. l’ultima edizione di ottobre ha visto partecipare oltre 1000 animali provenienti da tutto il mondo. Il pubblico di appassionati ha applaudito dal Turco Van allo Sphynx, dal Bengala al Gatto delle Foreste Norvegesi ma, nelle manifestazioni feline, aumenta anche la presenza di gatti senza albero genealogico di ferro perché la bellezza non ha patente. Alle sfilate di vanità sono infatti sempre più associate iniziative per l’adozione dei gatti di strada. All’evento felino «Super cat show» (17-18 novembre a Roma), sfilerano le razze più ricercate come i Selkirk Rex (che sembrano persiani ma col pelo arricciato), i Bengal (che paiono piccoli ghepardi), i Turco Van (gatti nuotatori col pallino per aprire cassetti e armadi) e i Kurilian Bobtail con la coda a pon-pon. Agli 800 felini col pedigree, presenti alla fiera romana, si sommano però anche i numerosi gatti, meno fortunati, di razza di strada in cerca di adozioni.
Come si accoglie un gatto a casa? «Ragionando sul proprio stile di vita, non seguendo solo l’istinto del momento» raccomanda l’esperta Pacella che stila per l’Ansa 10 principi che aiutano a intraprendere adozioni più consapevoli:
1. Prima di accogliere un gatto in casa è bene capire se si soffre di allergie. I fenomeni allergici verso i felini sono piuttosto frequenti. Non è il pelo del micio a provocare disturbi ma la loro saliva con cui lavano la pelliccia quotidianamente.
2. Un gatto non è un gioco. Se pensate di regalarne uno al vostro bambino parlatene in modo approfondito per aumentarne la consapevolezza prima di adottarlo o comprarlo.
3. Non è vero che il gatto è del tutto indipendente, ha bisogno di coccole, cure e soffre la solitudine. Non andrebbe lasciato sempre solo e chi si assenta tutto il giorno per lavoro deve ritagliare comunque del tempo per giocarci, coccolarlo e accudirlo quando rientra a casa.
4. Il gatto costa: necessita di sterilizzazione, vaccini e visite regolari del veterinario che per i gatti anziani diventano più frequenti. Poi prodotti antiparassitari da usare con regolarità, cibo di qualità, medicinali e terapie eventuali.
5. Il gatto può restare solo in casa per una notte (con cibo e acqua a disposizione). Se ci si assenta per più notti è meglio richiedere l’aiuto di persone di fiducia che abbiano il tempo di visitarlo tutti i giorni anche per accarezzarlo e farlo giocare, oltre che per mantenere pulita la lettiera e non fargli mancare cibo e acqua.
6. Gatto piccolo o adulto? Meglio grandicello. L’indole si evidenzia a partire dai 6 mesi di età.
7. I caratteri (di proprietario e micio) devono coincidere. Ad esempio un gatto più indipendente andrà bene per chi si assenta tutto il giorno da casa. I gatti più affettuosi sono l’ideale per le famiglie con bambini e per chi passa più tempo in casa.
8. Avete una casa adatta? Il gatto ha bisogno di movimento, se l’appartamento è piccolo è una buona idea montare delle mensole in altezza per permettergli di scalarle. I gatti amano molto stare in alto.
9. Il terrazzo e il giardino sono un elementi in più per accogliere un micio felice ma montate reti di sicurezza perché i gatti cascano eccome da finestre e balconi, magari inseguendo insetti o uccelli.
10. Meglio un gatto con pedigree o senza? Le scelte sono personali ma Pacelli ricorda i numerosi gatti abbandonati e i mici nati in strada. Ogni città ha gattili comunali, volontari e organizzazioni di supporto, anche attivi tramite i social, a cui rivolgersi per intraprendere le adozioni.