Inquinamento dell'aria: stufe a legna nel mirino, via all'indagine conoscitiva
Per promuovere adeguate politiche per il miglioramento della qualità dell’aria condivise a livello di Bacino Padano è necessario approfondire il contributo del riscaldamento domestico a legna alle emissioni di polveri fini PM10 e PM2.5.
La parola passa ai cittadini: prende infatti il via in questi giorni, e prosegue per tutto il mese di marzo, un’indagine effettuata a campione mediante la somministrazione di un questionario telefonico o via mail. L’indagine, che verrà svolta da una società specializzata selezionata allo scopo, coinvolgerà i cittadini delle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, la Provincia autonoma di Trento, partner del Progetto PREPAIR, oltre alla Provincia di Bolzano.
In questo modo sarà possibile aggiornare i precedenti dati sul consumo di biomassa ottenuti mediante indagini analoghe e successivamente di implementare il bilancio energetico nel settore residenziale attraverso la valutazione dell’apporto dato dai differenti vettori energetici. Obiettivo: stimare il consumo di legna (tonnellate/anno) negli impianti domestici dell’area del Bacino Padano, con relativa caratterizzazione delle diverse tipologie di dispositivi, di biomassa e delle pratiche di combustione.