Tonina: «Con orsi e lupi convivenza impossibile»
«La convivenza con orsi e lupi non è possibile, per questo è ora necessario trovare un equilibrio diverso a tutela della sopravvivenza dell’agricoltura di montagna e degli alpeggi. In questo senso, fondamentale sarà il lavoro della Commissione dei Dodici, con una norma di attuazione ad hoc che rafforzi le basi normative su cui poggia la legge provinciale sulla gestione di questi animali, che la Consulta ha dichiarato legittima». Lo ha detto il vicepresidente della giunta provinciale di Trento e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, Mario Tonina, al convegno tenutosi oggi a Dasindo, nell’ambito della tradizionale Festa dell’agricoltura e Palio dei 7 Comuni, e dedicato alla gestione del territorio di montagna e dei grandi carnivori.
«La presenza degli orsi e dei lupi - ha aggiunto il presidente della Commissione dei Dodici, Fabio Scalet - è all’origine di note problematiche che interessano le dieci Regioni dell’Arge Alp. Il timore dei governi locali è che l’allontanamento degli insediamenti possa comportare lo spopolamento della montagna e la riduzione degli alpeggi. Per questo è importante che la potestà per la cattura e l’abbattimento dei grandi carnivori venga attribuita alle due Province autonome. Accanto alla legge provinciale sulla gestione di questi animali, è importante che venga approvata una norma di attuazione che garantisca a Trentino e Alto Adige la gestione diretta».
L’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo, Roberto Failoni, ha evidenziato come la gestione dei grandi carnivori debba essere affidata a chi si trova a convivere con i predatori, «senza subire i diktat di chi risiede a migliaia di chilometri dalle montagne trentine», e ha sottolineato la necessità di consentire agli allevatori di operare in tranquillità. Infine, il presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti, ha ribadito l’impegno della sua amministrazione nel sostenere l’agricoltura di montagna, così come è stato chiesto nell’ambito degli Stati generali della montagna.
«Nella gestione autonoma dei grandi carnivori - ha detto - abbiamo contro l’opinione pubblica di chi vive fuori dal Trentino, ma il nostro impegno in questo senso non può venire meno».