Montagna / Val di Fassa

San Pellegrino, frana sul sentiero per passo Juribrutto: sfiorati alcuni escursionisti

Un nuovo episodio riporta in primo piano la questione della sicurezza dei percorsi fra le vette e dei limiti agli interventi di protezione effettuati ad alta quota [foto TgrRai Trento]

LA POLEMICA Piloni di cemento per consolidare la ferrata Bepi Zac: molte critiche
IL COMUNE "Spiace per l'impatto, ma era necessaria la messa in sicurezza"
LA SAT "Riconosciamo l'invasività dei lavori, ma il problema andava risolto"

TRENTO. Ancora smottamenti che danneggiano sentieri sui monti trentini.

Ieri una frana si è abbattuta sul segnavia 628, nei pressi del passo Juribrutto, sul versante meridionale del San Pellegrino.

Sul sentiero sono piombati diversi massi che sono passati vicino a un gruppo di escursionisti che rischivano di esserne travolti.

Si tratta del sentiero che sale dal parcheggio di fronte alla chiesetta al passo San Pellegrino, raggiunge Col de le Palue e quindi prosegue verso forcella e passo Juribrutto, da dove si può raggiungere l'omonima cima, il noto laghetto, divagare in diverse direzioni e raggiungere anche il vicino passo Valles.

L'episodio è avvenuto a pochi giorni dalla polemica sui lavori di consolidamento dell'alta via Bepi Zac, che si snoda sul versante opposto del San Pellegrino, lungo le creste di Costabella e dintorni.

Per mettere in sicurezza lo storico percorso attrezzato, che è anche una sorta di museo itinerante della Grande Guerra, il Comune di Moena ha infatti realizzato opere di sostegno in cemento armato, al fine di evitare il crollo di speroni o paretine rocciose dove passa la via ferrata.

La vicenda ha riaperto le discussioni e i contrasti sul limite da porre agli interveni umani per mettere in sicurezza e facilitare il transito delle persone in ambiente alpinistico.

C'è chi ha criticato severamente l'iniziativa giudicandola troppo invasiva (siamo a quote fra i 2500 e i 2800 metri circa), difesa però dal Comune: "Pur comprendendo il rammarico per dover rafforzare le rocce con un manufatto impattante, tutto cìò si è reso necessario sia per la messa in sicurezza di uno dei sentieri attrezzati più frequentati del nostro territorio sia per quella delle persone che transitano sul sentiero sottostante che sale al Passo delle Selle".

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