Translagorai, dopo le polemiche, la Provincia va avanti e conferma il progetto (con alcune minime variazioni “alberghiere”)
L’idea di «valorizzare» le malghe dalla Panarotta a Passo Rolle aveva provocato la sollevazione di molti ambientalisti e alpinisti, oggi la giunta ha confermato l’accordo: ecco cosa cambia
DIBATTITO Quella serata alla Sat con 400 persone
AMBIENTALISTI "E' un attacco alla montagna"
LA LETTERA 58 firme contro la valorizzazione
MAGNIFICA Quando lo Scario difendeva il piano
TRENTO. Confermato, con revisioni volte a contemperare la tutela ambientale con le esigenze di operatività, il contenuto sostanziale dell'Accordo di programma tra la Provincia autonoma di Trento, la Magnifica Comunità di Fiemme, il Comune di Scurelle, il Comune di Canal San Bovo, il Comune di Ziano di Fiemme, il Comune di Telve e il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino per la realizzazione del progetto di valorizzazione del percorso denominato "Translagorai", Accordo approvato nell'agosto del 2018.
Lo ha deciso la giunta provinciale, approvando la delibera proposta dal vicepresidente della Provincia autonoma e che prevedeuna modifica dell'Accordo di programma, poiché si sono rese necessarie alcune modifiche alle attuali previsioni dello stesso relativamente alle strutture coinvolte dall'intesa.
Più nel dettaglio, si modifica la durata dell'apertura annuale di Malga Cadinello e Malga Valsolero di sopra, attualmente stabilita dal 1° maggio al 15 ottobre, fissandola dal 20 giugno al 20 settembre per uniformarla a quella delle altre strutture e alle esigenze dell’attività di alpeggio.
Si cambia la distribuzione degli spazi nelle strutture del complesso di Malga Valmaggiore per garantire la disponibilità di un alloggio per il gestore e per i pastori.
Si interviene, poi, sulla previsione che obbliga a riservare almeno il 50% dei posti letto delle strutture a favore degli escursionisti in transito sulla TransLagorai, in quanto risulta difficile monitorare l'effettivo rispetto di tale percentuale, ridefinendo la regola nel seguente modo: le strutture si impegnano cioè a limitare le prenotazioni per più di 2 notti consecutive fino ad un massimo del 50% dei posti letto totali disponibili.
Si elimina, infine, l'obbligo di apertura durante tutto l’anno dei locali invernali, in quanto si è riscontrata la difficoltà di mantenere puliti, efficienti e correttamente utilizzati tali spazi e valutato il rischio di possibili danneggiamenti e vandalismi.